mercoledì 7 agosto 2019

La granita siciliana

                                      photo by Rosario Messina


A differenza della granita classica, ovvero il ghiaccio tritato con sopra uno sciroppo aromatico alla frutta, la granita siciliana è un prodotto finemente lavorato che si discosta da quello conosciuto anche come "grattachecca" per la particolare intensità del gusto. Tutto nasce dal segreto principale: la neve.

In Sicilia, infatti, la granita veniva fatta con la neve. Dalle montagne, veniva portata a valle dentro contenitori "foderati" di paglia per evitarne lo scioglimento. Una volta nelle piazze dei paesi, a chi ne faceva richiesta, la neve veniva messa nel bicchiere e irrorata con succhi di frutta o latte di mandorla.

Nel tempo la lavorazione della granita si è evoluta ed è divenuta un'arte vera e propria della pasticceria siciliana. Non si ricava più dalla neve fresca ma deve imitarne la consistenza morbida e delicata. Dunque si trita il ghiaccio più di una volta, lo si rimescola costantemente per mantenerlo morbido e slegato. E inoltre, l'aroma non si versa su di esso ma si mescola INSIEME ad esso. Il risultato è una crema saporita, deliziosa, morbida e gentile, che si può consumare tranquillamente con il pane o con una brioche.

Le granite tipicamente siciliane, da non perdere assolutamente se venite in vacanza sull'isola, sono: mandorla macchiata caffé (molto comune nelle zone di Siracusa e Catania), caffé e panna (tipica messinese), pistacchio o pistacchio e cioccolato, e naturalmente l'immancabile limone.  A questi gusti si sono aggiunti da poco gelsi, fichi e fico d'india. Un suggerimento? Dopo aver gustato una granita non fatevi portare il bicchiere d'acqua per berci su. Restate con quel delizioso sapore in bocca  a lungo in modo da non dimenticarlo mai.


Unlike the classic granita, that is crushed ice with an aromatic fruit syrup poured on, the Sicilian granita is a finely worked product that differs from the one also known as "grattachecca" for the particular intensity of the flavours. Everything due to the main secret: the snow.

In Sicily, in fact, the granita was made with snow. From the mountains, it was brought down into "straw-lined" containers to prevent it from melting. Once in the town squares,  the snow was put in the glass of those who bought it and mixed with fruit juices or almond milk.
Over time the processing of granita has improved and has become a real art of Sicilian pastry. It is no longer derived from fresh snow but must imitate its soft and delicate consistency. So you crush the ice more than once, you constantly shuffle it to keep it soft and loose. And besides, the flavour isn't poured on it but mingled with it. The result is a tasty cream, delicious, soft and gentle, which can be consumed easily also with bread or a croissant.

The typically Sicilian granitas, not to be missed if you come on holiday on the island, are: almond granita stained with coffee (very common in the areas of Syracuse and Catania), coffee and cream (typical Messina), pistachio or pistachio and chocolate, and of course the inevitable lemon. These flavours have recently been joined by new ones: mulberries, figs and prickly pear. A suggestion? After enjoying a granita do not drink water. Keep that delicious taste in your mouth for a long time so you will never forget it.

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