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TESTO SCRITTO ANCHE PER IL BLOG GO ETNA
L’Etna
è un vulcano. Lo sappiamo tutti, lo si vede chiaramente e di certo non ci
permette di dimenticarlo con le sue eruzioni periodiche e spettacolari. La forma
conica, i crateri sommitali, il fumo costantemente visibile … queste caratteristiche
sono comuni a molte altre montagne simili. Riconosciamo facilmente un vulcano:
lo Stromboli lo è, anche il Vesuvio – seppure silente – lo lascia capire
benissimo. Ma ci sono alcuni luoghi che lasciano aleggiare il dubbio: ma
questo, è un vulcano oppure no? E se lo è, è un vulcano “vero”? In Sicilia di
questi luoghi misteriosi ne abbiamo almeno quattro: le Salinelle, le Maccalube,
il Monte Kronio e l’isola di Lipari.
SALINELLE E MACCALUBE
Situati
un po’ su tutto il territorio dell’isola, secondo una sorta di diagonale che
parte da sud ovest e termina a est, questi mini vulcani che eruttano fango e
acqua sono delle vere proprie attrazioni
turistiche. Le Salinelle si trovano a Paternò, in provincia di Catania, le
Maccalube invece tra Agrigento e Caltanissetta. Sono la stessa cosa? Ma
soprattutto … sono vulcani?
Le
Salinelle di Paternò sono un vero mistero perché racchiudono in sé tutte le
caratteristiche dei fenomeni post-vulcanici e vulcanico-secondari. Si tratta quasi
certamente di ciò che resta di un vulcano antico e sono alimentate da cunei
tettonici che formano il fronte più avanzato della Falda di Gela. Quando sono “in
quiete” emettono acque sulfuree e gas, quando eruttano emettono getti di fango
misto ad altri minerali.
Le
Maccalube, che si trovano tra i territori di Agrigento e Caltanissetta (le più
famose sono quelle di Aragona), sono un fenomeno è legato alla presenza di
terreni argillosi che vengono invasi nel sottosuolo da acqua salmastra spinta
dal gas metano. Si chiama “vulcanesimo
sedimentario”, ovvero caratteristiche simili a quelle dei vulcani veri ma alimentate
dai gas e non dal fuoco. Quindi definire le Maccalube dei “vulcani” non è
corretto.
MONTE KRONIO
Sempre
in provincia di Agrigento, nel territorio di Sciacca, sorge una collina
rocciosa chiamata Monte San Calogero-Monte Kronio. In cima alla collina è stato
costruito un santuario da sempre famoso per le sue “fonti curative” che si
collegano alle terme di Sciacca. In cima al monte Kronio, in particolare,
esistono degli sfiati di vapori caldi che da sempre la gente utilizza per
curare malanni respiratori. Un tempo di libero accesso, oggi invece sono
regolati da un ingresso a pagamento. Gli studi intorno al monte Kronio non
hanno rilevato mai presenze di lave o lapilli. Quindi si può dire che questo
non sia un vero vulcano ma il risultato del movimento di faglie tettoniche che
ha generato l’emersione di rocce e sfiati.
ISOLA DI LIPARI
L’isola
di Lipari non è un vulcano … pensano tutti. Perché nessuno l’ha mai vista
eruttare, né si è mai assistito a fenomeni come sfiati, esplosioni e fumarole.
D’altronde, l’intera isola è popolata, coltivata e non ci sono tracce visibili
di alcuna attività. Eppure l’ultima eruzione certificata a Lipari risale al
1230, quindi ad “appena” 794 anni fa… che in termini geologici è davvero molto
poco! Ciò significa che questo vulcano non può considerarsi “spento”… ma
dormiente.
In
particolare, il sorvegliato speciale è Monte Pilato. Questo cono, tra quelli
presenti a Lipari, è il cratere che ha eruttato più spesso in tempi “recenti”.
Si parla delle eruzioni dell’anno 780, dell’anno 1230 e anche di una serie di
esplosioni verificatesi nel XVI secolo. Il problema è che queste eruzioni si distanziano
tra loro di secoli, per cui la gente del posto “ne perde memoria”. E infatti,
oggi, Monte Pilato è abitato e coperto da campi coltivati. I turisti che
arrivano lo ammirano da ogni lato, inconsapevoli di ammirare in realtà un vero
e proprio vulcano che un giorno … non si sa quando… tornerà ad eruttare!
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Mount
Etna is a volcano. We all know it, we can see it clearly and it
certainly does not allow us to forget it with its periodic and spectacular
eruptions. The conical shape, the summit craters, the constantly visible smoke
... these characteristics are common to many other similar mountains. We easily
recognize a volcano: Stromboli is a volcano, so is the Vesuvius - although
silent – they let us understand it very well. But there are some places that
leave the doubt hovering: is this a volcano or not? And if so, is it a
"real" volcano? In Sicily we have at least four of these mysterious
places: the Salinelle, the Maccalube, Mount Kronio and the island of Lipari.
SALINELLE AND MACCALUBE
Crossing
throughout the territory of the island, according to a sort of diagonal that
starts from the southwest and ends in the east, these mini volcanoes that erupt
mud and water are real tourist attractions. The Salinelle are located in
Paternò, in the district of Catania, the Maccalube instead between Agrigento
and Caltanissetta. Are they the same thing? But above all ... are they
volcanoes?
The
Salinelle of Paternò are a real mystery because they contain all the
characteristics of post-volcanic and secondary volcanic phenomena. They are
almost certainly what remains of an ancient volcano and are fed by tectonic
wedges that form the most advanced front of the Gela Fault. When they are
"quiet" they emit sulphurous waters and gas, when they erupt they
emit jets of mud mixed with other minerals.
The
Maccalube, which are located between the territories of Agrigento and
Caltanissetta (the most famous are in Aragona), are a phenomenon
linked to the presence of clay soils that are invaded underground by brackish
water pushed by methane gas. It is called "sedimentary volcanism", that
is characteristics similar to those of real volcanoes but fed by gas, not by
fire. So calling the Maccalube “volcanoes” is not correct.
MT KRONIO
Also
in the district of Agrigento, in the territory of Sciacca, there is a rocky
hill called Monte San Calogero-Monte Kronio. At the top of the hill a sanctuary
has been built that has always been famous for its “healing springs” that
connect to the Sciacca spa. At the top of Mount Kronio, in particular, there
are vents of hot steam that people have always used to treat respiratory diseases.
Once freely accessible, today they are regulated by an entrance fee. Studies
around Mount Kronio have never detected the presence of lava or lapilli. So we
can say that this is not a real volcano but the result of the movement of
tectonic faults that generated the emergence of rocks and gas vents.
LIPARI
The
island of Lipari is not a volcano … everyone thinks. Because no one has ever
seen it erupt, nor have phenomena such as vents, explosions and fumaroles ever
been witnessed. After all, the entire island is populated, cultivated and there
are no visible traces of any activity. Yet the last certified eruption in
Lipari dates back to 1230, so “just” 794 years ago… which in geological terms
is really a short time ago! This means that this volcano cannot be considered
“extinguished”… but dormant. In particular, the one under special surveillance
is Mount Pilato hill. This cone, among those present in Lipari, is the crater
that has erupted most often in “recent” times. We refer to the eruptions in the
year 780, year 1230 and also a series of explosions that occurred in the 16th
century. The problem is that these eruptions are spaced out by centuries, so
the locals “lose memory of them”. In fact, today, Lipari’s Mount Pilato is
inhabited and covered with cultivated fields. The tourists who arrive on
holiday here, they admire it from every side, unaware that they are actually looking
at a real volcano. And this volcano one day... no one knows when... will erupt
again!
THIS ARTICLE WAS ALSO WRITTEN FOR THE BLOG "GO ETNA"
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