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Nel cuore del territorio palermitano sorge - tra i boschi fitti delle Madonie - il paese di Isnello. Pochi abitanti, tanto panorama e ... tante chiese, Isnello esisteva fin dal tempo della dominazione Araba, quando qui fu costruito un forte militare (Mensil al-Hamar, villaggio fortificato). Il paese crebbe grazie al Conte Ruggero, che nel primo Medioevo aggregò il villaggio alla ricca diocesi di Messina. Nel corso dei secoli Isnello divenne sede di baronia e anche una contea indipendente, prima di diventare parte della provincia di Palermo nel XIX secolo.
Il nome "Isnello" ha una origine incerta: forse deriva da un antico termine arabo (hassin) che vuol dire "fiume freddo" e che identifica ancora oggi il corso d'acqua che scorre nei pressi del paese. Ma potrebbe essere riferito anche alla parola greca "asines", che significa "tranquillo", a descrivere il luogo quieto tra le montagne. Oggi Isnello vive ancora nella sua quieta atmosfera, basando la propria economia su agricoltura, allevamento e piccolo commercio.
Famoso per le sue numerose feste folkloristiche, Isnello sa come celebrare ogni singola stagione dell'anno. Durante la "Casazza" si rievoca la passione e morte di Cristo nel periodo di Pasqua, "La Luminaria" è invece il grande falò della notte di Natale. E poi ci sono le "Frottole", le filastrocche musicate che si cantano durante la processione del santo patrono. Per celebrare il 2 novembre, giorno dedicato alla memoria dei Defunti, a Isnello si celebra una messa in ogni chiesa. Narra una tetra leggenda che una notte di novembre di molti anni fa, una donna si recò a messa alla chiesa di Santa Maria Maggiore, sentendo suonare le campane. Ma una volta dentro vide l'ambiente illuminato da candele nere e poche persone sedute ai banchi. Quando si sedette anche lei, uno di questi si voltò, rivelandosi un morto vivente: "Andate via, che questa messa non è per voi" la ammonì. La donna scappò via terrorizzata e da allora - per ricordare l'evento - ogni chiesa del paese celebra la messa immaginando che tra la gente viva siano seduti anche i morti!
A Isnello si possono visitare molte belle chiese: oltre alla suddetta Santa Maria Maggiore (XVII secolo), sono da vedere la chiesa madre di San Nicolò, San Michele Arcangelo (XV secolo), S.Maria del Rosario e la chiesa dell'Assunta. Fa parte del territorio di Isnello anche il Parco Astronomico delle Madonie, che ruota intorno a un osservatorio planetario a Piano Battaglia.
Una curiosità su Isnello: qui, come in America, c'è un giorno in cui i bambini vanno di casa in casa chiedendo dolcetti ... ma non è Halloween, bensì l'ultima notte dell'anno, il 31 dicembre!
In the very heart of the Palermo area, the village of Isnello rises among the dense woods of the Madonie ranges. With few inhabitants, a lot of landscape and ... many churches, Isnello existed since the time of the Arab domination, when a military fort was built here (Mensil al-Hamar, fortified village). The town grew thanks to the Norman Count Roger, who in the early Middle Ages aggregated the village to the rich diocese of Messina. Over the centuries Isnello became the seat of a barony and also an independent county, before becoming part of the district of Palermo in the 19th century.
The name "Isnello" has an uncertain origin: perhaps it derives from an ancient Arabic word (hassin) which means "cold river" and which still identifies the river that flows near the town. But it could also refer to the Greek word "asines", which means "quiet", to describe the quiet place in the mountains. Today Isnello still lives in its quiet atmosphere, basing its economy on agriculture, livestock and small trade businesses.
Famous for its many folk festivals, Isnello knows how to celebrate every single season of the year. During the "Casazza" feast, the passion and death of Christ is recalled during the Easter period. "La Luminaria" is instead the great bonfire of Christmas Eve's night. And then there are the "Frottole", the tales in rhymes they sing during the procession of the patron saint. To celebrate November 2, the day dedicated to the memory of the dead souls, locals celebrate a mass in every church of the town. A grim legend tells that on one November night, many years ago, a woman went to the mass at the church of St Maria Maggiore, as she heard the bells ringing. But once inside she saw the room lit by black candles and a few people sitting at the desks. When she sat down too, one of these turned around, revealing himself to be a living dead: "Go away, this mass is not for you" he admonished her. The woman ran away terrified and since then - to remember the event - every church in the town celebrates mass imagining that among the living people there are also the dead ones!
In Isnello you can visit many beautiful churches: in addition to the aforementioned St Maria Maggiore (17th century), the mainchurch of St Nicolò, St Michael Arcangelo (15th century), St Maria of Rosary and the church of the Assumption are worth seeing. The Madonie Astronomical Park, which revolves around a planetary observatory in Piano Battaglia, is also part of the territory of Isnello.
A nice curiosity about Isnello: as in America, here too children go from house to house asking for candies on a specific day of the year. But it's not Halloween. This happens on New Year's Eve, on December 31st!
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