sabato 6 agosto 2022

Arabamazara

 

Mazara del Vallo, veduta aerea (foto dal web)


Quando i più beceri politici di mentalità retrograda incitavano la popolazione all'odio contro i musulmani, parlando di terroristi e di aggressori, di "pericolo invasione" e di "immigrati infedeli" credo che molta gente di Mazara del Vallo si sia guardata intorno, perplessa e abbia pensato: ma di che stanno parlando? 

Se vi guardate intorno, a Mazara del Vallo, infatti, vedrete siciliani e tunisini camminare fianco a fianco da anni. Lavorano insieme, mangiano le stesse cose, parlano la stessa lingua. I loro figli studiano insieme, crescono insieme, si sposano tra loro senza alcun problema. I politici retrogradi parlano di "seconde generazioni" pensando ai figli dei migranti nati qui negli ultimi 20 anni ... ma a Mazara cognomi come Abdullah, Mansour, Khalifi esistono da 70 anni! Se i musulmani fossero davvero questo pericolo terribile,  Mazara - 4000 musulmani su 50.000 cattolici cristiani - dovrebbe essere la città più criminale della nazione, quella più a rischio attentati, quella più insicura. Ma non lo è.

Perchè Mazara, secoli prima di ogni propaganda politico-medievale, aveva già un cuore arabo. Era stata città araba durante la grande dominazione islamica della Sicilia (secoli VIII-X) e non ha mai dimenticato quella impronta. Il cuore arabo lo ha anche oggi.

Il quartiere cosiddetto "della Kasbah", a ridosso del porto, è il quartiere degli arabi da tempo immemore. E lo è ancora adesso. Qui le moschee sorgono all'ombra dei campanili cristiani, le processioni dei santi patroni camminano in mezzo a decorazioni islamiche che riproducono versetti del Corano. I pescatori tunisini, che nel corso degli ultimi 200 anni, hanno popolato sempre più questa città mantenendo alta l'efficienza della flotta peschereccia più grande del Mediterraneo, sono mazaresi ormai da tempo. Qui non serve lo "ius soli", non hanno bisogno di uno "ius scholae". Perchè qui basta essere uomini e donne per essere parte di una comunità. Senza colori, senza etichette, senza differenze. Lo insegnano anni e anni di condivisione, di inclusione, di lavoro fianco a fianco e di reciproco scambio di tradizioni e di idee. Questa è Mazara del Vallo, in Sicilia. Nel 2022. La città più "araba" d'Italia. E non potrebbe essere più bella, più moderna e più vera di così.

 

photo by Turistipercaso.it 


When the most vulgar narrow-minded politicians incited the population to hatred against Muslims, speaking of terrorists and aggressors, of "dangerous invasion" and of "infidel immigrants", I believe that many people of Mazara del Vallo looked around, surprised. and thought: what are they talking about?

If you look around in Mazara del Vallo, in fact, you will see Sicilians and Tunisians walking side by side for years. They work together, they eat the same things, they speak the same language. Their children study together, grow up together, marry each other without any problems. Retrograde politicians speak of "second generations" thinking of the children of migrants born here in the last 20 years ... But in Mazara surnames such as Abdullah, Mansour, Khalifi have existed for 70 years! If Muslims really were this terrible danger, Mazara - 4,000 Muslims out of 50,000 Christian Catholics - should be the most criminal city in the nation, the one at highest risk of attacks, the most insecure. But it is NOT.

Because Mazara, centuries before any political medieval propaganda, already had an Arab heart. It had been an Arab city during the great Islamic domination of Sicily (8th-10th century AD) and has never forgotten that mark. It has a Arab heart still today.

The so-called "Kasbah" quarter, close to the port, has been the quarter of the Arabs for ages! And it still is now. Here, the mosques rise in the shadow of the Christian bell towers, the processions of the patron saints walk through Islamic decorations that reproduce verses from the Koran. Tunisian fishermen, who over the last 200 years have increasingly populated this city while maintaining the efficiency of the largest fishing fleet in the Mediterranean, have been mazarese for some time now. There is no need for any "brand new law" for citizenship, here. Because here it is enough to be men and women to be part of a community. Without colors, without labels, without differences. Years and years of sharing, inclusion, working side by side and mutual exchange of traditions and ideas have taught them this. Welcome to Mazara del Vallo, in Sicily. In 2022. The Arab-most city in Italy. And it couldn't be more beautiful, more modern and more real than this.

 


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