lunedì 20 settembre 2021

Le terre del vino: ETNA NORD

 



Il suolo vulcanico è da sempre un suolo fertile e generoso che favorisce le colture, in modo particolare quelle della vite. Eppure l'Etna non è una montagna qualsiasi, è un enorme apparato esposto ai quattro punti cardinali con quattro climi differenti. La parte nord del vulcano è tra le maggiori produttrici di vini, e questo grazie proprio al clima particolare: qui fa più freddo, l'umidità è più elevata - in tutte le stagioni - e soprattutto la terra è impastata con residui di lave antichissime, più antiche di quelle che si trovano a est o a sud.

La tradizione della coltivazione della vite, a Etna Nord, è anche essa molto antica. Basti pensare che nel XIX secolo qui crescevano più di quaranta diversi tipi di vite da vino. A fine Ottocento, però, una drammatica epidemia uccise quasi tutte le colture. Si salvarono dalla strage solo cinque vitigni: Nerello Mascalese, Carricante, Nerello Cappuccio, Alicante e Minnella.

Sul versante nord la coltivazione della vite oggi è "ad alberello" e mescola diversi vitigni insieme producendo alcune etichette di vino davvero speciali. Il nome più famoso è Solicchiata, dalla omonima frazione di Castiglione di Sicilia.  Tutto il territorio tra questo borgo medievale e la Valle dell'Alcantara è una distesa di vigneti che esaltano non solo ottimi vini rossi e bianchi "da tavola" ma anche alcune tipologie di spumanti, come lo "champagne dell'Etna".


VINI SOLICCHIATA

Con il nome Castello Solicchiata oggi si indica un'azienda che ha sede nel comune di Adrano, sul fianco ovest del vulcano, ma nata da una tradizione familiare e da proprietà terriere situate nel territorio di Solicchiata. Si deve al barone Felice Spitaleri di Muglia, signore di questo feudo, l'invenzione del vitigno oggi noto come Etna Rosso, seguito poi dalla varietà Etna Bianco. La base di Pinot ha fatto sì che questi vini siano stati premiati più volte anche come champagne di qualità. I vini Solicchiata venivano serviti alla corte del Re d'Italia, nel passato, e oggi sfilano sulle tavole dei principali premi enologici. Tra le bottiglie più premiate: Sant'Elia, Boschetto Rosso e Cognac Etna.


The volcanic soil has always been a fertile and generous soil that favours crops, especially vineyards. Yet Etna is not just another mountain, it is a huge apparatus exposed to the four cardinal points with four different climates. The northern part of the volcano is one of the major producers of wines, and this thanks to the particular weather: here it is colder, the humidity is higher - in all seasons - and above all the soil is mixed with residues of ancient lava rocks, older than those you find to the east or south.

The tradition of grapes cultivation, in North Etna, is also very ancient. Just think that in the 19th century more than forty different types of wine grapes grew here. At the end of the century, however, a dramatic epidemic killed almost all the crops. Only five vines were saved from the massacre: Nerello Mascalese, Carricante, Nerello Cappuccio, Alicante and Minnella.

On the north side the main cultivation of the vine today is the "tree style" and mixes different kinds of grapes together producing some very special wine labels. The most famous name is Solicchiata, from the homonymous hamlet of Castiglione di Sicilia. The whole territory between this medieval village and the Alcantara Valley is an expanse of vineyards that enhance not only excellent red and white "table" wines but also some types of sparkling wines, such as "Etna champagne".

SOLICCHIATA WINES

The name Castello Solicchiata today indicates a company based in the municipality of Adrano, on the west flank of the volcano, but born from a family tradition and from landholdings located in the territory of Solicchiata. Baron Felice Spitaleri di Muglia, lord of this fiefdom, was responsible for the invention of the vine now known as Etna Rosso, followed by the Etna Bianco variety. The Pinot base has ensured that these wines have also been awarded several times as quality champagne. Solicchiata wines were served at the court of the King of Italy, in the past, and today they parade on the tables of the main wine awards. Among the most awarded bottles: Sant'Elia, Boschetto Rosso and Cognac Etna.

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