venerdì 3 settembre 2021

Le nostre isole 11: MARETTIMO

 

photo by JIM


Un tempo, la più occidentale delle isole Egadi, era conosciuta per la coltivazione del timo. Questa spezia, insieme ai prodotti della pesca, era la prima fonte di commercio e sostentamento degli abitanti di Marettimo e anche la radice profonda del suo nome. "Mar del Timo" si chiamava anticamente, sebbene alcune altre ipotesi facciano risalire il nome ai tempi dell'antica Roma - insula Maritima - che qui aveva trovato un baluardo per la difesa delle proprie terre. Non erano pochi, infatti, gli attacchi dal mare, specie provenienti dal Nord Africa. La presenza delle milizie romane viene ancora oggi ricordata da contrada Case Romane, dove si possono ammirare i resti del forte dell'epoca dominati da una chiesetta bizantina. Dopo la caduta di Roma, Marettimo viene dimenticata finché nel secolo XI i Normanni non la riscoprirono per i suoi prodotti naturali e per la sua posizione strategica di difesa. Vi edificarono un castello che per secoli fu utilizzato come carcere, mentre oggi è una delle attrazioni turistiche più affascinanti. 

Il turismo sta riscoprendo Marettimo, così come le Egadi, da poco. L'isola è la più lontana dalla Sicilia, verso occidente, e dunque poco comoda per un turismo di massa. Ma pochi avventurosi stanno imparando ad apprezzarne la vita lenta e i silenzi. Chi va a Marettimo vuole ammirare, in particolare:

  • il complesso archeologico di Case Romane;
  • il castello normanno di Punta Troia, con i suoi panorami mozzafiato;
  • il Museo delle Carceri, situato dentro il castello di Punta Troia;
  • le bellissime spiagge incontaminate, affacciate su un mare limpidissimo e azzurro. Per citarne solo alcune: Cala Bianca, dai fondali spettacolari; il Cretazzo, selvaggia e solitaria che si raggiunge con due ore di marcia; Cala Nera; Cala Manione; Praia Necchi; Spiaggia del Rotolo. Le più turistiche sono le spiagge del paese, Scalo Vecchio e Scalo Nuovo.

QUALCHE CURIOSITA' 

A Marettimo potrebbe vivere ancora oggi un esemplare di foca monaca. Questo animale sembrava essersi estinto del tutto nel XIX secolo, ma alcuni pescatori di recente hanno avvistato la foca non lontano dalle grotte lungo le coste dell'isola.

Marettimo possiede anche una collina, alta quanto basta da essere chiamata "montagna": Monte Falcone (686 metri) .  La sua parete discende ripidissima verso il mare, dando così l'impressione di essere molto più alta di quel che è.


foto Roberto

Once, in the past, the westernmost of the Egadi islands was known for the cultivation of thyme. This spice, together with the fishery products, was the first source of trade and livelihood of the inhabitants of Marettimo and also the deep root of its name. In ancient times, the island was known as "Mar del Timo" (sea of thyme), although other hypotheses trace the name back to the times of ancient Rome -
insula Maritima. Rome had found here a bulwark for the defense of its lands. In fact, there were a lot of attacks from the sea, especially from North Africa. The presence of the Roman militias can still be seen  today at the Case Romane place, where you can admire the remains of the fort of the time dominated by a Byzantine church. After the fall of Rome, Marettimo was forgotten until in the 11th century. Then, the Normans rediscovered it for its natural products and its strategic defense position. There they built a castle that for centuries was used as a prison, while today it is one of the most fascinating tourist attractions.

Tourism has recently been rediscovering Marettimo, as well as the Egadi Islands. The island is the farthest from Sicily, towards the west, and therefore not very convenient for mass tourism. But few adventurers are learning to appreciate its slow life and silences. Those who go to Marettimo want to admire, in particular:

  • the archaeological complex of Case Romane;
  • the Norman castle of Punta Troia, with its breathtaking views;
  • the Museum of Prisons, located inside the castle of Punta Troia;
  • the beautiful uncontaminated beaches, overlooking a very clear and blue sea. To name just a few: Cala Bianca, with its spectacular seabed; the Cretazzo, wild and solitary that can be reached with a two-hour walk; Cala Nera; Cala Manione; Praia Necchi; Rotolo beach. The most touristic are the town's beaches, Scalo Vecchio and Scalo Nuovo.

 CURIOSITIES

Monk seals could still live in Marettimo today. This animal appeared to have become extinct in the 19th century, but some fishermen have recently spotted the seal not far from the caves along the island's shores.

Marettimo also has a high hill the locals call "mountain", Monte Falcone (686 meters), which descends very steeply towards the sea, thus giving the impression of being much higher than it is.


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