venerdì 4 dicembre 2020

L'importanza di Zu' Innaru - The "old uncle" of the Sicilian Crib

 

                                   photo   Grazia M per Sicilia MC


Se amate ancora preparare il presepe per Natale, sicuramente lo avrete tra i pastori di gesso. E se non lo avete, dovreste procurarvelo. Perché tra i tanti personaggi tipici della scena della nascita di Gesù, questo è quello che in Sicilia ha un ruolo speciale. Lo Zu' Innaru, lo "zio Gennaio".

Si tratta di una statuina a forma di vecchietto, con una lunga barba bianca e abiti logori, seduto e solitamente appoggiato a un vecchio bastone, mentre si scalda davanti al fuoco. Va posizionato accanto alla grotta in cui nasce Gesù, oppure in una grotta poco distante, o in una vecchia capanna ma che sia sempre a pochi metri dalla mangiatoia.

Perché Zu' Innaru ha un ruolo simbolico importantissimo. Lui è il legame tra le tradizioni pagane del passato, derivate dal mondo contadino Greco-Romano, e quelle Cristiane. Il suo fuoco rappresenta la luce del sole che, dal 25 dicembre in poi, torna ad allungare le giornate. Il mese di Gennaio di cui porta il nome, infatti, è il primo mese che assiste a questo allungamento. Con l'avvento della tradizione Cristiana, il fuoco di Zu'Innaru è la Luce di Cristo che emana da Gesù Bambino per la salvezza del mondo. Ecco perchè non può trovarsi lontano dalla grotta.

Secondo alcune tradizioni, poi, Innaru è colui che custodisce il fuoco per scaldare il piccolo Gesù e dunque deve vegliare che sia sempre ben acceso. Per questo accanto a lui si trova, spesso, la moglie, una vecchina con in mano il fuso e il filo di cotone che fila e resta attenta tutta la notte.

Zu'Innaru è anche la sintesi della multiculturalità siciliana. Il suo nome deriva palesemente dallo spagnolo (Enero) e il fatto che sia uno "zio" non è tanto dovuto all'idea di una parentela familiare. Nella cultura araba, di cui la Sicilia porta una grande impronta, si chiama "zio" un uomo anche esterno alla famiglia che abbia saggezza, importanza e valore tali da meritare assoluto rispetto. "Zio Gennaio", nel presepe, è il custode del fuoco... quindi della salute del Dio Bambino ... e dunque ha un ruolo pari a quello, importantissimo, di San Giuseppe. 

Innaru fa parte di una schiera di personaggi simpatici e unici che animano i presepi siciliani, dei quali abbiamo parlato QUI. Vi consigliamo di andarli a ripassare, quando vi sentite tristi, per ritrovare la bellezza delle antiche tradizioni. E la voglia di fare festa, in questo Natale del 2020 più che mai. Zu' Innaru porta la luce della speranza e dell'ottimismo anche per noi.


If you still love to prepare the Nativity Scene of the Holy Crib for Christmas, you will have it among the plaster shepherds. And if you don't have it, you should get it. Because among the many typical characters of the scene of the birth of Jesus, this is the one that has a special role in Sicily. He is  Zu 'Innaru, that is "Uncle January"The figurine has the shape of an old man, with a long white beard and ragged clothes. He is sitting and usually leaning on an old stick, while he warms up in front of the fire. He should be positioned next to the cave where Jesus is born, or in a nearby cave, or in an old hut but still a few meters away from the manger crib.

Zu 'Innaru has a very important symbolic role. He is the link between the pagan traditions of the past, derived from the Greek-Roman peasant world, and the Christian ones. The fire represents the light of the sun which, from December 25th onwards, returns to lengthen the days. The month of January -of which Innaru bears the name-  in fact, is the first month that witnesses this lengthening. With the arrival of the Christian tradition in history, the fire of Zu'Innaru becomes the Light of Christ that emanates from Baby Jesus for the salvation of the world. This is why he cannot be too far from the Crib. According to some traditions, then, Innaru is the one who guards the fire to warm Baby Jesus. Therefore he must make sure that it is always well lit. For this reason you often find this figurine with his wife next to him, an old woman holding the spindle and the cotton thread who is attentive all night long.

Zu'Innaru is also the synthesis of Sicilian multiculturalism. His name clearly derives from the Spanish (Enero) and the fact that he is an "uncle" is not so much due to the idea of ​​a family relationship. In the Arab culture, of which Sicily bears a great imprint, "uncle" is a man even outside the family who has such wisdom, importance and value as to deserve absolute respect. "Uncle January", in the Crib, is the keeper of the fire ... and of the health of the Child God ... so he has a role equal to that, also very important, of St. Joseph. Innaru is part of a host of nice and unique characters that animate the Sicilian nativity scenes, of which we already talked about HERE. We suggest you to go and review them, when you feel sad, so to rediscover the beauty of ancient traditions. And the desire to celebrate, this Christmas 2020 more than ever. Zu 'Innaru brings the light of hope and optimism to us too.

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