domenica 13 dicembre 2015

Il Presepe Siciliano .... a Sicilian crib


L'idea del Presepe venne a San Francesco di Assisi nel XIII secolo quando, con l'aiuto dei suoi discepoli, mise "in scena" una rievocazione della nascita di Gesù in una grotta di Greccio, in Lazio. Da quella prima rappresentazione, molte altre se ne ripeterono nelle chiese italiane durante la notte di Natale. Ma fu solo dopo il XVI secolo che il presepe divenne una "moda" anche nelle case, usando le statuine e le piccole casette come soprammobili e riproducendo la nascita di Cristo come forma di arte. I napoletani, naturalmente, artigiani e artisti da sempre si specializzarono in questa "arte del presepe" ed oggi quelli prodotti a via San Gregorio Armeno sono delle vere opere di prestigio, alcune alte anche diversi metri, con personaggi e riproduzioni di paesaggio raffinatissime nei dettagli. Con le conquiste borboniche, la tradizione del presepe napoletano si diffuse in tutto il Sud Italia, e ovviamente anche in Sicilia. 
Nella nostra isola, però, il presepe si presentava meno sfarzoso di quello partenopeo ... l'uso del dettaglio nel riprodurre la scena era uguale, ma le casette sono sempre semplici e rustiche, quasi mai troviamo in Sicilia certi "palazzi barocchi" tipici delle riproduzioni napoletane. In più, in Sicilia esistono dei personaggi unici che nel resto d'Italia non sono contemplati. Parliamo del SUSIPASTURI (alzati pastore!) che è tutto al contrario un pastorello che dorme beato, solitamente a pochi metri dalla grotta dove sta avvenendo la storica nascita, che lui -per pigrizia- si sta perdendo! Poi abbiamo U SCANTATU DA STIDDA (lo spaventato dalla stella), un altro personaggio dall'aria terrorizzata che si suppone sia il primo pastore ad avvistare la cometa. E un altro classico è ZU' INNARU (zio Gennaro) che ha le sembianze di un vecchietto povero che si scalda davanti al fuoco e che, tradizione vuole, rappresenta il mese di gennaio che sta per arrivare (da cui il nome) o ancora meglio, l'anno vecchio che sta per morire. Altra caratteristica tipica del presepe siciliano è la presenza dei mandarini e delle arance sparsi lungo il percorso del presepe ... che lo rendono tra l'altro colorato e profumato!

The idea of ​​the Nativity (Holy Crib) came first to St. Francis of Assisi in the 13th  century when, with the help of his disciples, he put "on stage" a re-enactment of the birth of Jesus, in a cave in Greccio, region Lazio. Since that first performance on, many others would be repeated in Italian churches during Christmas Eve. But it was not until the 16th century that the Crib became a typical use in homes, using figurines and small houses as ornaments and reproducing the birth of Christ as an art form. Neapolitans, of course, artisans and artists have always been specialized in this "art of the Crib" and today those produced in San Gregorio Armeno street are real works of prestige, some several meters high, with refined and detailed reproductions of characters and landscape. With the Bourbon kingdom, the tradition of the Neapolitan Crib spread throughout South Italy, and of course in Sicily too.
In our island, however, the Crib appeared less rich than the Neapolitan one... the use of detail to reproduce the scene was the same, but the houses were always simple and rustic, we never see in Sicily certain "Baroque palaces" typical of the Neapolitan reproductions. In addition, there are some unique characters in Sicily that you don't find elsewhere. We are referring to SUSIPASTURI (standing-up shepherd!) that is just the opposite, a shepherd sleeping usually a few meters from the Cave where the historical birth is taking place, and he -lazy boy!- is missing it! Then we have the  SCANTATU  DA STIDDA ( frightened by the star), another character that is supposed to be the first to spot the comet. And another classic is ZU 'INNARU (Uncle Gennaro) which has the appearance of a poor old man who warms up before the fire and, tradition says, represents the coming month of January  (hence the name) or even better , the old year that is going to die. Another typical feature of the Sicilian Crib is the presence of mandarins and oranges scattered along the path of the scene ... that make it colorful and scented!

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