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Non c'è molta differenza tra la festa di Halloween e la Festa dei Morti in Sicilia. Entrambe sono legate al ritorno delle anime defunte sulla terra, entrambe parlano di una "via da seguire" per ritrovare la strada di casa, entrambe mettono i brividi ... con dolcezza!
La giornata della celebrazione dei Morti, che in Sicilia inizia nella notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre (Festa di Tutti i Santi), prevede alcuni doveri, alcuni piaceri e alcuni misteri! I doveri: ricordare i propri cari defunti, andarli a trovare al cimitero e portare loro qualche fiore e le preghiere. I piaceri: consumare i dolci della tradizione, a base di zucchero, cioccolato, mandorle e noci. I misteri ... sono tanti, legati a tradizioni antichissime che purtroppo rischiano di perdersi a causa di Halloween. Ed è un peccato, perché sono molto più antiche.
Secondo una quasi sconosciuta tradizione di epoca Greca, i "morti" siciliani tornano sulla Terra per riprendere Persefone e scortarla fino alla corte del re degli Inferi, Ade, da sempre innamorato di lei. Finché Persefone resterà sulla Terra l'estate non scomparirà, ma appena lei sarà tornata negli Inferi il gelo invernale cadrà sul mondo e aiuterà la campagna a prepararsi per la prossima semina! L'eredità di questa leggenda Greca è rimasta nella tradizione delle "processioni dei morti" che si aggirano per le nostre città tra il 1 e il 2 novembre di ogni anno.
Nella Sicilia Orientale, i "morti" arrivano di notte, sotto forma di insetti, per infilarsi dentro le case dei propri cari e lasciare dolci ai bambini. Dalle parti di Palermo e di Agrigento, i "morti" tornano in gruppi e hanno bisogno di luci che illuminino la via, o delle campane - che infatti vengono suonate - per ricordare dove fosse il loro paese! Le comitive di spiriti di solito vagano un po' ovunque, ma partono da dei punti ben precisi: i vecchi monasteri (meglio se Cappuccini), le antiche necropoli oppure le catacombe. Nel paese di Baucina, ad esempio, scendono dalla cima di Monte Falcone dove sorge una necropoli pre-greca. Nel siracusano, i "morti" gridano - Comanda! - prima di mettersi in viaggio e c'è chi giura di aver davvero sentito quel grido, nella notte del 1 novembre.
I "morti" in processione sono sempre vestiti di bianco e indossano calze di lana, ma in alcune zone della Sicilia - a Borgetto, ad esempio - vanno a piedi nudi perché sono "penitenti". A Modica alcuni avrebbero abiti rossi (deceduti per morte violenta) oppure neri (condannati alla dannazione). E mentre avanzano nelle città, fanno e dicono cose misteriose ........ A Catania c'è chi giura di aver sentito voci recitare il rosario in strade o piazze totalmente vuote; a Francofonte (Siracusa) sussurrano una strana formula greco-latina "Meu, meu, catameu". Sulle Madonie, i morti portano in mano un vaso da notte (!!!) contro il quale sbattono continuamente catene o corone del rosario mentre si lamentano.
E adesso dite, fa più paura Halloween oppure la tradizione siciliana?
There is not much difference between Halloween and the Festival of the Dead Souls in Sicily. Both are linked to the return of deceased souls to Earth, both speak of "directions" in order to find the way back home, both bring the chills ... with sweetness! The day of the celebration of the Dead Souls (i Morti, in sicilian), which in Sicily begins on the night between October 31 and November 1st (Feast of All Saints), includes some duties, some pleasures and some mysteries! Duties: remembering your beloved ones who have died, visiting them at the cemetery and bringing them some flowers and prayers. The pleasures: eating traditional sweets, made with sugar, chocolate, almonds and walnuts. The mysteries ... there are many, linked to ancient traditions that unfortunately risk to be lost forever, due to Halloween new supremacy. And it's a shame, because they are much older and more interesting.
According to an almost unknown tradition of the Greek era, the Sicilian "dead souls" return to Earth to look for Persephone and escort her back to the court of her lover: the king of Hell, Hades. As long as Persephone remains on Earth, the summer will not disappear, but as soon as she returns to the Underworld the winter chill will fall on the land and help the countryside prepare for the next sowing! The legacy of this Greek legend has remained in the tradition of the "processions of the deads" that roam our cities between 1 and 2 November, each year.
In Eastern Sicily, the "Morti" arrive at night, in the form of insects, to slip into the homes of their loved ones and leave sweets to the children. In the districts of Palermo and Agrigento, the "dead ones" return in groups and they need lights to illuminate the street, or bells - which in fact are rung - to remember where their hometown was! The groups of spirits usually wander everywhere, but they start from very specific points: the old monasteries (better if Capuchin monks' ones), the ancient necropolis or the catacombs. In the town of Baucina (near Palermo), for example, they descend from the top of Mount Falcone where there is a pre-Greek necropolis. In the Syracusan area, the "dead souls" shout - Command! - before setting off. There are people who swear they really heard that cry, on the night of November 1st.
The "deads" in the procession are always dressed in white and wear woolen or silk socks, but in some areas of Sicily - in Borgetto (Palermo), for example - they go barefoot because they are "penitents". In Modica (Ragusa) some would have red clothes - if they had died by violent death - or black clothes, if condemned to damnation. And as they advance in the town's streets, they do and say mysterious things .... . In Catania, some people swear they have heard voices reciting the rosary in totally empty streets or squares; in Francofonte (Syracuse) the dead souls whisper a strange Greek-Latin formula "Meu, meu, catameu". In the Madonie mountains villages, the dead ones carry in their hands a chamber pot (!!!) against which they bang chains or rosary crowns, while they complain.
NOW, tell me .... is Halloween scarier or the Sicilian tradition?
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