lunedì 14 febbraio 2022

Il coltello di Vizzini - The midnight knife

 

photo by Sicilia MC


Vizzini si trova nell'entroterra della provincia catanese, quasi al confine con il territorio siracusano, ai piedi di un monte lambito su due lati dal fiume Dirillo. Proprio da questo deriverebbe l'antico nome greco Bidis (due volte), anche se qualche fonte fa riferimento a una parola che indica la forma del seno, sempre riferito al monte.

Famosa per i campi e gli allevamenti, terra di produzione di grandi formaggi, Vizzini ha anche una storia importante. Fu tra le prime città protagoniste dei Vespri Siciliani nel 1282, ed è una meno nota "città di Verga". Qui infatti il famoso scrittore siciliano, autore de "I Malavoglia", nacque e visse i primi anni dell'infanzia. Qui trascorse molte estati, tra il palazzo Verga (in centro storico) e la villa di campagna situata a pochi chilometri dal paese. Osservando bene le sue chiese e i portali dei suoi palazzi (palazzo Sgangi, palazzo Cafici, palazzo Cannizzaro, palazzo Passanisi...), forse i più colti riconosceranno in questa città i luoghi letti in "Mastro Don Gesualdo", altra opera di Verga. E quelli dell'opera "La Cavalleria Rusticana". In centro si può anche ammirare una scalinata con i gradini decorati da maioliche colorate, simile a quella di Caltagirone.

Ma Vizzini è anche terra di mistero. Provate a passeggiare tra le antiche case abbandonate del borgo della Cunziria, dove un tempo si "conciavano le pelli" di animale per la vendita. Oggi si sta cercando di recuperare questo luogo trasformandolo in un museo diffuso, o in luogo per eventi culturali. Ma di sera conserva ancora un suo fascino inquietante.

Se andate a esplorare i dintorni di Vizzini, non fatelo mai di sera.  Non attardatevi per i campi silenziosi fino alle ore piccole. E se proprio dovete farlo, portate con voi un coltello ... meglio se "benedetto". Infatti, se sarete fuori quando le campane delle chiese suoneranno la mezzanotte, potreste incontrare degli spiriti inquieti e aggressivi che si aggirano intorno. L'unico modo per fermarli e salvarvi è piantare con forza il coltello nel terreno, affondandolo fino al manico. Dovrete estrarlo soltanto dopo che i dodici rintocchi saranno cessati.



Vizzini is a town located in the hinterland of the district of Catania, almost on the border with the Syracusan territory and at the foot of a mountain lapped on two sides by the Dirillo river. Precisely from this derives the ancient Greek name Bidis (twice), even if some sources refer to a word that indicates the shape of the breast, always referring to the mountain. 

Famous for its fields and farms, a land of production of great cheese, Vizzini also has an important history. It was among the first cities to be protagonists of the Sicilian Vespers revolution in 1282. It is a lesser known "city of Giovanni Verga". Here, in fact, the famous Sicilian writer, author of  "I Malavoglia", was born and lived the early years of his childhood. Here he spent many summer vacations, between the Verga palace (in the historic old town) and the family's villa located in the country, a few kilometers from the town. By carefully observing its churches and the portals of its buildings (Sgangi palace, Cafici palace, Cannizzaro palace, Passanisi palace ...), perhaps the most cultured will recognize in this town the places read in "Mastro Don Gesualdo", another work by Verga. And also those of the opera "La Cavalleria Rusticana". In the old core you can also admire a staircase with steps decorated with coloured majolicas, similar to that of Caltagirone. 

But Vizzini is also a land of mystery. Try walking among the ancient abandoned houses of the village  Cunziria, where once the leather was "tanned" before the selling. Today they are trying to recover this place by transforming it into a widespread museum, or a place for cultural events. But in the evening it still retains its disturbing charm. 

If you go to explore the surroundings of Vizzini, never do it in the evening. Do not hang around the silent, dark fields until the wee hours. And if you really have to do it, bring a knife with you ... better a "blessed" one, too. In fact, if you are out of home when the church bells strike midnight, you may meet restless and aggressive spirits wandering around. The only way to stop them and save yourself is to forcefully plant the knife in the ground, sinking it up to the handle. You will be allowed to take it out only after the twelve bell strokes have fully ceased.

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