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In principio, al tempo dei Greci, esisteva solo un villaggio di pescatori sul mare chiamato Akis-Xiphonia. Il piccolo centro divenne più importante in epoca Romana, grazie allo sfruttamento delle acque termali e al commercio per mare. Venne chiamata Aquis proprio per via delle acque vulcaniche che consentivano trattamenti di benessere ma anche lavorazione di argilla e terracotta. Artigianato e commercio furono le prime attività, in particolare il commercio si intensficò durante il Medioevo. In quel periodo fu il castello di lava Normanno (XII secolo) a divenire il centro della terra di Aquis, nel frattempo divenuta Aquilia. Ma divenne anche la mira principale dei pirati che assaltavano le coste dal mare. Fu per questo motivo che alcuni abitanti preferirono scappare sull'altipiano, abbandonando le scogliere. Fondarono la cittadina di Aquilia Nuova che, grazie alla posizione dominante e ben protetta, si sviluppò più in fretta rispetto agli altri villaggi.
Nel XVII secolo la città di Aqulia Nuova era divenuta Aci e si era ingrandita a tal punto da avere estensioni sia in collina che sulla costa. Ogni quartiere faceva capo a un casale nobiliare e spesso questi signori erano in disputa tra loro. La disputa più grave vide i borghi minori di Aci separarsi dal centro storico per colpa di vedute politiche diverse. Il centro divenne quindi Aci Reale (video), in quanto rimasta fedele al sovrano. Gli altri casali si svilupparono ciascuno autonomamente, con nomi diversi. Il grave terremoto del 1693, che rase al suolo quasi tutta la Sicilia Orientale, fece rinascere i territori delle Aci secondo diverse caratteristiche. Caratteristiche che si sono trasmesse a noi ancora oggi.
ACIREALE - è l'antico centro delle Aci ed è rimasta ancora oggi la più grande delle "nove sorelle" e la più popolosa. Ha un meraviglioso cuore barocco che vede spiccare le tre basiliche seicentesche (duomo dell'Annunziata, Santi Pietro e Paolo, San Sebastiano), il municipio, i palazzi degli antichi baroni, le artistiche piazze e i vicoletti dove di tanto in tanto sbucano chiese e cappelle. Acireale è collegata al mare grazie a una strada pedonale del Cinquecento che dalla città raggiunge il villaggio di Santa Maria La Scala lungo una splendida riserva naturale di macchia mediterranea. Acireale è città che oggi vive di turismo, artigianato e commercio di beni agricoli e ittici.
ACI PLATANI - frazione di Acireale, conserva ancora oggi il pallido ricordo dell'antica anima contadina visibile in un delizioso museo e nella chiesina dedicata alla Madonna del Carmelo.
ACI CATENA - secondo grosso centro delle Aci, deve il suo nome alla devozione per la Madonna della Catena a cui è dedicata la chiesa madre. Aci Catena è il centro della lavorazione del limone verdello e anche il cuore delle sorgenti termali, sebbene gli stabilimenti si trovino in territorio di Acireale.
ACI SAN FILIPPO - è frazione di Aci Catena. Il paesino, ormai del tutto moderno, si raccoglie intorno a una maestosa chiesa del Cinquecento che si fregia del titolo di "prima parrocchia delle Aci".
(ACI) SANTA LUCIA - un tempo frazione di Aci Catena, oggi è stata assorbita dal centro ed è divenuta quartiere, perdendo il nome di "aci". Domina il paese dall'alto di una collina con la bellissima chiesa di Santa Lucia che svetta sulla scalinata di lava.
ACI SANT'ANTONIO - è un comune di collina che si raccoglie intorno a tre bellissime chiese del XVII secolo. Qui si conserva ancora ben viva l'arte della costruzione e decorazione dei carretti siciliani con un museo che la racconta anche ai turisti.
ACICASTELLO - il centro normanno si estende sulla costa tra Acireale e Catania, intorno all'antico castello di lava che oggi è un museo storico e botanico. Vale davvero la pena salire ad ammirare il giardino di piante grasse situato sul suo terrazzo da cui si gode un panorama unico.
ACI TREZZA - il famoso villaggio dei "Malavoglia" di Verga oggi è frazione di Acicastello. I turisti amano passeggiare sul lungomare, ammirare la chiesetta di San Giovanni Battista, il museo della "Casa del Nespolo" e l'antico cantiere navale Rodolico dove le barche si costruiscono ancora a mano.
ACI BONACCORSI - immerso nel verde di decine di giardini fioriti, Aci Bonaccorsi è una piccola perla. Un paesino pulito, silenzioso, ordinato, con una chiesa imponente che si affaccia su piazze ariose e sull'antico palazzo del signore locale. La gente del posto lo definisce "paesino svizzero " proprio per la sua ordinata perfezione che lo rende davvero unico nel panorama catanese.
In the beginning, at the time of the Greeks, there was only one seaside fishing village called Akis-
Xiphonia. The small town became more important during Roman times, thanks to the exploitation of thermal waters and trade by sea. It was called Aquis precisely because of the volcanic waters that allowed wellness treatments but also clay and terracotta processing. Handicrafts and trade were the first activities, in particular trade intensified during the Middle Ages. At that time it was the Norman lava castle (12th century) that became the center of the land of Aquis, which in the meantime became Aquilia. But it also became the main target of the pirates who attacked the coasts from the sea. It was for this reason that some inhabitants preferred to escape to the plateau, abandoning the cliffs.
They founded the town of Aquilia Nuova which, thanks to its dominant and well protected position, developed faster than the other villages around. In the 17th century the city of Aqulia Nuova had become Aci and had grown to such an extent that it had extensions both in the hills and on the coast. Each neighborhood was headed by a noble family and often these people were in dispute with each other. The most serious dispute saw the smaller villages of Aci separate from the historic center due to different political views. The center then became Aci Reale, as it remained faithful to the sovereign. The other hamlets developed independently, with different names each. After the severe earthquake of 1693, which razed almost all of Eastern Sicily to the ground, Aci territories revived according to different characteristics. Characteristics that have been transmitted to us today.
ACIREALE - is the ancient center of the Acis and is still today the largest of the "nine sisters" and the most populous. It has a wonderful Baroque core that sees the three seventeenth-century basilicas stand out (cathedral of the Announciation, St Pietro and Paolo, St Sebastiano), the town hall, the palaces of the ancient barons, the artistic squares and alleys where churches and chapels emerge from time to time. Acireale is connected to the sea thanks to a pedestrian street of the 16th century that from the city reaches the village of Santa Maria La Scala along a splendid natural reserve of Mediterranean scrub. Acireale is a city that today thrives on tourism, crafts and trade in agricultural and fish goods.
ACI PLATANI - hamlet of the municipality of Acireale, still retains the pale memory of the ancient peasant soul visible in a delightful museum and in the church dedicated to Our Lady f Carmel.
ACI CATENA - second large center of the Acis, owes its name to the devotion to Saint Mary of the Chain (Catena) to whom the main church is dedicated. Aci Catena is the center of the processing of the green lemons and also the heart of the thermal springs, although the establishments are located in the Acireale area.
ACI SAN FILIPPO - is a hamlet of Aci Catena. The village, now completely modern, is gathered around a majestic church of the 16th century which boasts the title of "first parish church of the Acis".
(ACI) SANTA LUCIA - once a hamlet of Aci Catena, today it has been absorbed by the center and has become a neighbourhood, losing the name of "aci". It dominates the town from the top of a hill with the beautiful church of St Lucia that stands out on top of the lava staircase.
ACI SANT'ANTONIO - is a hill town gathered around three beautiful seventeenth-century churches. Here the art of building and decorating Sicilian carts is still very much alive with a museum that also tells tourists about it.
ACICASTELLO - the Norman town still extends along the coast between Acireale and Catania, around the ancient lava castle which today is a historical and botanical museum. It is really worth going up to admire the garden of Mediterranean plants located on its terrace from which you can enjoy a unique view.
ACI TREZZA - the famous village of the "Malavoglia" novel by Giovanni Verga today is a hamlet of Acicastello. Tourists love strolling along the seafront, admiring the small church of St John Battista, the museum of the "Casa del Nespolo" and the ancient Rodolico shipyard where boats are still built by craftsmen who just use their strong hands.
ACI BONACCORSI - immersed in the greenery of dozens of flower gardens, Aci Bonaccorsi is a small pearl. A clean, quiet, tidy village with an imposing church overlooking airy squares and the ancient palace of the local lord. The locals define it as a "small Swiss village" because of its orderly perfection which makes it truly unique in the Catania area landscape.
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