Le isole che secondo la leggenda greca furono fondate dal dio dei venti (Eolo) in persona e al quale debbono il nome che le accompagna fino ad oggi, sono in realtà delle cime emerse di vulcani antichi e moderni molto alti, la cui massa affonda nel mare Tirreno. Il vulcano più antico, dunque l'isola più antica geologicamente, è Panarea, il cui enorme cratere crollò in parte lasciando emersa solo l'isoletta che oggi vediamo (e forse da questo il suo nome Panariòn, "distrutta"), mentre la più giovane è Stromboli, col suo vivacissimo vulcano sempre attivo.
Le prime tracce umane (sull'isola di Lipari) risalgono al Paleolitico Superiore il che rende queste isole "giovani" anche per la presenza dell'uomo. Quali popoli abbiano vissuto qui non è ben chiaro, tracce di una misteriosa lavorazione della ceramica -diversa da qualsiasi altra presente in Sicilia e in Italia- furono trovate su Lipari nel XII secolo avanti Cristo, da cui la leggenda del Re Liparo venuto da chissà dove... che avrebbe dato il nome a questa isola. Dopo la scoperta dei molti usi della lava ossidiana e della pomice, qui presenti in grandi quantità, le isole furono contese da quasi tutti i dominatori passati in Sicilia, dai Romani agli Arabi fino agli Spagnoli nel secolo XVI. Commercio di minerali e pesca sono dunque stati il motore della vita delle isole per secoli ... il boom del turismo arriva solo a metà del XX secolo.
Le Eolie sono in tutto sette: Lipari, Vulcano, Salina, Panarea, Stromboli, Alicudi e Filicudi. Ma i comuni in cui ricadono le isole sono solo quattro e di questi ben tre si trovano sull'isola di Salina (Leni, Malfa, Santa Marina di Salina) mentre Lipari si trova sull'isola omonima. Ricadono tutti in provincia di Messina.
L'isola più moderna e mondana è certamente la più grande, LIPARI, dove tra i monumenti principali si contano il Castello, la cattedrale di San Bartolomeo e il museo archeologico; quasi attaccata a Lipari sorge VULCANO, famosa per i fanghi di zolfo e per quell'odore di "uova marce" che si sente ovunque, ma anche per le bellissime spiagge nere; la più verde e quella con i monti più alti è l'isola di SALINA, isola "del sale" ricca di boschi e di strade, con il bellissimo Monte delle Felci che è anche riserva naturale; l'isola di PANAREA è originale perché le sue case non sono contrassegnate da numeri civici ma da... poesie! La più spettacolare è certamente STROMBOLI (dal greco Strongyle, "trottola tonda"), col suo vulcano che esplode continuamente fontane di lava. Scalarlo è faticoso, ma vale la pena perché si arriva proprio sul cratere e si assiste -se si è fortunati- ai massi incandescenti che ruzzolano a mare lungo Sciara del Fuoco. Le piccole sono FILICUDI (sede del museo archeologico che conserva 4 relitti di navi d'epoca romana) il cui nome deriva dal greco "isola della palma" e ALICUDI, il cui nome significa "isola dell'erica", dove sono di fatto nate le tipiche "case eoliane" una risorsa unica per riuscire a vivere senza acqua potabile e senza fiumi: le case infatti hanno il tetto piano leggermente incurvato verso il centro così che l'acqua piovana venga convogliata in grandi cisterne poste al di sotto, di solito in terracotta e sempre fresche.
The islands that according to Greek legends were founded by the god of winds (Aeolus) in person and from whom they take the name, are in fact the summits of ancient and modern volcanoes, whose mass sinks in Tyrrhenian Sea. The oldest volcano, that is the oldest geological island, is Panarea, whose huge crater collapsed in part, leaving only the island that we see today (this is the reason of its name Panariòn, "destroyed"), and the youngest is Stromboli, with its lively volcano always active.
The first human traces (on the island of Lipari) date back to the Upper Paleolithic which makes these islands "young" also for the presence of man. What peoples have lived here is not clear, traces of a mysterious ceramic work - different from any other in Sicily and Italy - were found on Lipari in the 12th century BC, from which the legend of King Liparo who came from who-knows-where ... that would give the name to this island. After discovering the many uses of the obsidian and pumice lava, present in large quantities, the islands were conquered by almost all the dominators passed in Sicily, from the Romans to the Arabs to the Spaniards in the 16th century. Mineral trade and fishing have therefore been the engine of their life for centuries ... the tourism boom only started in the mid-20th century.
The Aeolian Islands are seven: Lipari, Vulcano, Salina, Panarea, Stromboli, Alicudi and Filicudi. But the municipalities where the islands fall are only four and three of them are on the island of Salina (Leni, Malfa, Santa Marina di Salina) while Lipari is on the homonymous island. They all belong to the province of Messina.
The most modern and large island is certainly LIPARI, where among the main monuments are the Castle, St. Bartholomew's Cathedral and the archaeological museum; almost attached to Lipari stands Vulcano, famous for its sulfur mud and for that smell of "burned eggs" that is everywhere, but also for the beautiful black sand beaches; the greenest with the highest mountain is the island of SALINA, "island of salt", rich in woods and roads, with the beautiful Mount of Ferns, which is also a natural reserve; the island of PANAREA is original because its houses are not marked by civic numbers but by ... poems! The most spectacular is certainly STROMBOLI (from Greek Strongyle, "round"), with its volcano that explodes continuous lava fountains. Climbing it is tiring, but it's worth it because you get right on the crater and you see - if you are lucky - the glowing boulders that roll down to the sea along Sciara del Fuoco. The small ones are FILICUDI (seat of the archaeological museum that retains 4 wrecks of ancient Roman ships) whose name derives from the Greek "palm island" and ALICUDI, whose name means "island of heather" where they are actually born the typical "Eolian houses" , a unique resource if you must live without drinking water and without rivers: the houses, in fact, have the flat roof slightly curved towards the center so that rainwater is conveyed into large tanks below, usually made of terracotta and always cool inside.
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