Oggi molti di voi la riconoscono al volo, appena la vedono in cartolina o in TV. Perché Ragusa, e il suo centro storico di Ibla, sono il set naturale della serie "Il Commissario Montalbano" da 16 anni e questa fortuna piovuta dal cielo ha contribuito a rendere ancor più speciale una città che lo era da secoli. Situata oggi a cavallo delle cime degli Iblei meridionali, la città di Ragusa che oggi conta circa 73.000 abitanti ha origini che affondano le radici in tempi lontanissimi (si parla di venti secoli prima di Cristo!). Fu fondata come città dai Sicani sulla costa, quindi conquistata dai Siculi ... il cui re Hyblon forse diede il primo nome al posto. Fiera e indipendente da sempre, resistette per anni agli attacchi dei tiranni greci per poi capitolare nel 552 aC. I romani ridiedero vita alla antica città, ricostruendola però più a monte, dove sorge oggi. Il nome ROGOS le deriva dalla dominazione bizantina, e da una parola che significa "granaio" ma potrebbe anche avere origini arabe (Rakkusah= luogo di avvenimenti portentosi), quando la dominazione saracena si impossessò della città tra l'800 e il 1090 dopo Cristo. Durante il Medioevo fu proprietà di diversi ricchi signori ma sottomessa alla florida Contea di Modica che cresceva pochi chilometri accanto. Lo spartiacque fu il grave sisma del 1693, che polverizzò letteralmente tutta la zona. Alcuni abitanti decisero di ricostruire la città ancora più a monte (Ragusa Superiore) mentre altri rimasero a valle riportando in vita Ragusa Ibla. Le due cittadine rimasero separate fino al 1927 quando, caduta in disgrazia la vicina ricchissima Modica, Ragusa si aggiudicò il titolo di Capoluogo di Provincia, unendo a sé il centro di Ibla.
Città contadina e orgogliosa, Ragusa ha sempre vissuto della forza della propria terra e lontana da tutti quei meccanismi -anche mafiosi- che proliferavano altrove in Sicilia. Di recente il turismo l'ha riscoperta per le sue bellezze barocche e con il set di "Montalbano" è divenuta meta di masse di fans che ne hanno arricchito l'economia. Da vedere, in questa bellissima città, il duomo nuovo di San Giovanni (a Ragusa Superiore),una delle chiese più grandi di Sicilia; i bellissimi ponti che collegano la parte superiore della città a Ibla (Ponte Vecchio o dei Cappuccini soprattutto); le chiese di Ibla come lo spettacolare duomo di San Giorgio, Santa Maria dell'Itria, la panoramica Santa Maria delle Scale, il medievale Portale San Giorgio che rimane dell'antica chiesa del secolo 12°.... . E ancora, i palazzi nobiliari settecenteschi e quasi tutti situati a Ibla e, fuori città, il Castello di Donnafugata ex luogo di detenzione della regina Bianca di Navarra dal quale riuscì a fuggire (da cui il nome). Molti i siti archeologici sparsi intorno alla città, ma certamente sono da ammirare le maestose Latomie, le grotte gigantesche scavate sotto Ibla ... E per gli appassionati della serie "Montalbano" non può mancare una visita alle spiagge di Marina di Ragusa e alla famosa "casa del commissario" a Puntasecca, sebbene qui siamo già nel territorio comunale di Santa Croce Camerina.
Today many of you recognize it at once, just as you see it on a postcard or on TV. Because Ragusa, and its historic centre of Ibla, are the natural set of the "Commissario Montalbano" TV show... the series that has been recorded here for 16 years. This sudden luck has contributed in making the city even more special than it usually was. Sorrounded by the summits of the Southern Iblei range, the city of Ragusa, which today has about 73,000 inhabitants, has roots distant in time (maybe some twenty centuries before Christ!). It was founded as a city by the Sicani on the coast, then conquered by the Siculians ... whose King Hyblon perhaps gave the first name to the place. It has been a fair and independent town since ever, in fact it resisted for years to the attacks of Greek tyrants and only capitulated in 552 BC. The Romans brought it back to life but rebuilt it up the hills, where it rises today. The name derives from a Byzantine word ROGOS that means "barn" but it could also have Arab origins (Rakkusah = place of wonderful events), when the Saracen domination took possession of the city between 800 and 1090 AD . During the Middle Ages it was the property of several wealthy and noble families but still subdued to the flourishing Modica County, which grew a few miles away from it. The breaking point was the terrible earthquake of 1693, which literally destroyed the whole area. Some residents decided to rebuild the city a few miles away (Ragusa Superiore) while others remained in the valley, bringing Ragusa Ibla back to life. The two towns remained separate until 1927 when, as the rich neighbour Modica had fallen, Ragusa became the new Province's capital, joining to Ibla.
A proud town of farmers, Ragusa has always lived thanks to its own land and far from all those mafiosi-mechanisms that proliferated elsewhere in Sicily. Recently tourism has rediscovered it for its baroque beauty and with the set of "Montalbano" it has become the destination of masses of fans of the series that have enriched the local economy. Worth to see, in this beautiful city, are: the new cathedral of St John (in Ragusa Superiore), one of the largest churches in Sicily; the beautiful bridges linking the upper part of the city to Ibla (Ponte Vecchio or the Cappuccini bridge above all); the churches of Ibla as the spectacular St George, Santa Maria dell'Itria, the panoramic Santa Maria delle Scale, the medieval Portal St George which is the remains of the ancient church of the 12th century ..... And still, the 18th-century noble palaces almost all in Ibla, and outside the city, the Donnafugata Castle (castle of the runaway woman), which was the prison of the queen Blanche de Navarra, from where she managed to escape (hence the name). Many archaeological sites are around the city too, but the most beautiful are the majestic Latomies, giant caves excavated beneath Ibla ... And for fans of the "Montalbano" series you must not miss a visit to the beaches of Marina di Ragusa and the famous "House of the Commissioner" in Puntasecca, although here we are already in the municipal area of Santa Croce Camerina.
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