Il "carro" che vedete in fotografia da noi si chiama VARA. Tradotto in Italiano sarebbe "fercolo"... ma è un italiano che capiscono in pochi. Infatti, già usciti dalla Sicilia non tutti sanno il significato, anche solo letterale, della parola. Al nord forse non esiste proprio nessuna delle due. Molti turisti mi guardavano sconcertati quando parlavo loro della "vara di San Sebastiano" o del "fercolo di Santa Venera".
-- Ma che cos'è sta roba??
Col termine vara o fercolo, qui noi indichiamo il carro processionale con cui si portano in giro per le strade le statue dei santi e delle Madonne nei giorni delle feste sacre.
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FERCOLO è una parola che viene dal latino "fero cultum" (portare per il culto) e il motivo per cui al nord non è conosciuta è dovuto al fatto che deriva da una tradizione greca. Sono stati gli antichi greci, infatti, a "inventare" la processione del sacro tra il popolo (con buona pace di chi punta il dito contro questa tradizione tacciandola di "bigottismo cattolico"!!) ... tradizione dunque radicata nel meridione e in Sicilia in particolare, più che nelle nordiche regioni dei barbari!😄 Eppure uno dei primi esempi di "fercolo" moderno, simile cioè a quelli usati oggi al sud, è il famoso "Carroccio" dei lombardi, utilizzato per la prima volta nel 1176 per portare in processione la croce prima della battaglia!
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In Sicilia, il fercolo è denominato VARA ...termine di origini incerte. Potrebbe derivare da "bara", dato che un tempo le uniche processioni ammesse erano quelle del Cristo Morto o della Dormizione di Maria in cui le statue venivano portate appunto dentro delle piccole bare. Ma potrebbe derivare dallo spagnolo, in cui il termine "vara" significa "stanga o bastone" e infatti i carri processionali siciliani sono forniti di lunghe stanghe laterali che servono per trainare. L'arte della vara in Sicilia ha visto un'esplosione di gloria alla fine del Seicento quando il barocco, arrivato sull'isola in ritardo, rivestì questi carri sacri di splendidi argenti, finemente lavorati da maestri dell'oreficeria passati anche alla storia.
The "cart" you see in photo above here is called VARA. Translated into Italian it would be "fercolo" ... but it is an Italian word that a few Italians will understand! In fact, just off the coast of Sicily not everyone understands the meaning, even just literal, of "fercolo". In the North no one, for sure. Many tourists looked puzzled when I told them about the "vara of St. Sebastian" or the "St.Venera's fercolo".
- But ...what 'stuff' is that!?
Both words, vara or fercolo, here indicate the processional cart with which the statues of the saints and the Madonnas are carried around, in the streets, during the sacred holidays.
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FERCOLO is a word that comes from Latin "fero cultum" (bring for worship) and the reason why they don't know it in northern Italy is because it derives from a Greek tradition. The ancient Greeks were, in fact, those who invented the procession of the sacred image among the people (so nothing to do with the so called medieval "Catholic bigotism"!) ... tradition therefore rooted in the South and in Sicily in particular! Yet one of the first examples of modern "ferculo", similar to those used today in the south, is the famous "Carroccio" of the Lombards, first used in 1176 in order to bring the cross in procession before the battle !
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VARA is the sicilian name of fercolo. A term of uncertain origins. It could come from "coffin", since once the only processions allowed were those of the Dead Christ or the Dormition of Mary in which the statues were carried in small coffins. But it could come from spanish, where the term "vara" means "stick" and in fact the Sicilian processional carts are provided with long side sticks that serve to carry them. The art of the vara in Sicily saw an explosion of glory at the end of the 17th century when the baroque arrived on the island, and local goldsmiths lined up these sacred wagons of splendid silver.
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