sabato 31 gennaio 2015

Colapesce -- the man who holds Sicily

          (foto: Corbis  ---- fotomontaggio colonna: Grazia Emme )


Della leggenda di Colapesce si ha notizia, per la prima volta, nel 12° secolo, dalle liriche del poeta franco provenzale Raimon Jordan, che parla di "Nichola de Bar che visse come un pesce". Nei secoli seguenti, questa storia giunse in Inghilterra, col racconto del monaco Tilbury, che riferisce per la prima volta di un giovane marinaio siciliano inviato da re Federico II a esplorare gli abissi.
Esiste una versione pugliese e anche una napoletana, molto complessa, ma la più conosciuta è quella siciliana che si divide in due versioni: quella palermitana e quella catanese.
La storia palermitana narra di un giovane pescatore di Messina, Cola detto "il Pesce" per la sua bravura nel nuoto, il quale fu più volte sfidato da Federico II a recuperare oggetti dal fondo del mare. L'ultima volta però Cola non tornò più ... molti credettero fosse morto, ma il giovane in realtà aveva visto che una delle tre colonne su cui poggiava la Sicilia era rotta ed era rimasto sul fondo a sostenerla, per sempre.
La storia catanese parla dello stesso pescatore messinese, stavolta però inviato da Federico II a esplorare cosa ci fosse sotto l'Etna, e se fosse vero che il vulcano e tutta la Sicilia "galleggiano" sul fuoco vivo. Cola si immerse con un ciocco di legno ... ma non riemerse più. Emerse invece il ciocco di legno, ed era bruciato!
A noi siciliani piace pensare che questo eroe giovane e bello sia sempre sotto il mare, a sostenere la nostra isola per non farla affondare. Certo, povero, a volte si stanca e barcolla un po' ... in quel caso noi lo chiamiamo "terremoto". Ma subito dopo si riprende e continua a farci sopravvivere.
Esiste anche un brano rock dedicato a Colapesce: NICKFISH della band catanese "Skull Above The Cannon" .

The legend of Colapesce was told, for the first time, in the 12th century, by the lyrics of the French-Provençal poet Raimon Jordan, who spoke of "Nichola de Bar, who lived like a fish." In the following centuries, this story came to England, with monk Tilbury, who reported for the first time of a young Sicilian sailor sent by King Frederick II to explore the deep sea.
There is a version of Puglia and even a very complex Neapolitan one,  but the best known is that of Sicily which is divided into two versions: one from Palermo and one from Catania.
The Palermo story tells of a young fisherman from Messina, Cola named "the Fish" for his skill in swimming, who was repeatedly challenged by Frederick II to go and find objects down on the seabed. The last time, however, Cola never returned ... many believed he was dead, but the young man had actually seen that one of the three pillars on which rested Sicily was broken and so he remained underwater to support it, forever.
The Catania story speaks of the same fisherman, but this time sent by Frederick II to explore what was laying beneath Etna, and if it were true that the volcano and all of Sicily "floated" over the fire. Cola immersed himself with a piece of wood ... but did not come back anymore. Emerged instead the piece of wood, and it was burned!
We Sicilians like to think that this young and handsome hero is always under the sea, to support our island and keep it from sinking. Of course, poor guy, sometimes he gets tired and falls a bit ... in that case we call it "earthquake" . But soon after he recovers and continues to make us survive.

There is also a rock song dedicated to Colapesce: NICKFISH from the Catanese band "Skull Above The Cannon".

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