giovedì 26 luglio 2018

Candelore, the tradition of light


Le "candelore" o "cerei" sono delle grandi costruzioni di legno e stucco dorato, finemente decorate e pesantissime che vengono portate a braccia da uomini forti durante le feste patronali, specialmente (e quasi esclusivamente) nella Sicilia orientale. La tradizione come la conosciamo oggi inizia nel XVI secolo, quando questi enormi porta-candela venivano riempiti da ceri votivi donati dai devoti e quindi accesi per illuminare la via alla processione del santo o della santa. Con l'avvento della luce elettrica, le candelore funzionano grazie a grosse batterie che attivano la lampada in cima e servono più per far spettacolo che per far luce! Ma da dove deriva l'uso di queste macchine strane e perché sono diffuse solo nella parte orientale dell'isola? Secondo varie fonti, l'origine deriva dagli antichi Lupercalia romani, delle celebrazioni che avvenivano nel mese di febbraio (da Februare, purificare) e che aveva protagoniste le donne. Le ragazze "non impure" (cioè lontane dal periodo della mestruazione) portavano in giro per la città grandi fiaccole accese in onore di Giunone, la dea purificatrice che liberava la città dal male e le prometteva nuova vita.  Tali celebrazioni erano strettamente legate a quelle dedicate alle dee della fertilità e dell'agricoltura di eredità greco antica (Demetra-Cerere e sua figlia Kore-Proserpina) e non a caso avvenivano alla fine dell'inverno in vista della nuova fioritura e del raccolto primaverile. In Sicilia, e in particolare nella Sicilia orientale ... molto più greco-romana di quella occidentale e "africana".... il culto della terra fertile era molto diffuso e derivava dalla divinità egizia di Iside (dea della Madre Terra), poi divenuta Proserpina. Molte rappresentazioni della Madonna con Bambino richiamano le antiche statuette di Iside Che Nutre Un Bambino diffusissime nella comunità Sicula. E molti riti e celebrazioni (anche moderni) dedicati alle sante martiri cristiane siciliane -Sant'Agata, Santa Lucia, Santa Barbara e Santa Venera, quasi sempre celebrate in inverno- richiamano usanze e rituali tipici del culto di Iside-Proserpina e Demetra. Dunque non stupisce che l'uso delle "fiaccole votive" per la purificazione della città sia diventato negli anni LE CANDELORE che precedono e accompagnano le sante donne a cui si affida il benessere personale e cittadino. Nel senso cristiano del loro utilizzo simboleggiano preghiera, devozione, invito a seguire i santi ... ma nell'aria aleggia ancora quell'antico profumo pagano legato ai frutti della terra.


The "candelore" or "wax candles" are large wooden structures finely decorated with gilded stuccos, and very heavy too,  that are carried to arms by strong men during the festivals of the Saints, especially (and almost exclusively) in eastern Sicily. The tradition as we know it today begins in the 16th century, when these huge candle holders were filled with votive wax candles donated by the devotees and then lit to illuminate the way to the procession of the saint. With the advent of electric light, the candelore work thanks to large batteries that activate the lamp at the top and are used more for the show than for making light! But where does the use of these strange machines come from and why are they widespread only in the eastern part of the island? According to various sources, the origin derives from the ancient Roman celebrations Lupercalia,  that took place in February (from Februare, to purify) and that had women as protagonists. The girls "not impure" (that is, far from the period of menstruation) carried around the city large torches lit in honor of Juno, the purifying goddess who freed the city from evil and promised it a  new life. These celebrations were closely linked to those dedicated to the goddesses of fertility and agriculture of ancient Greek heritage (Demetra-Cerere and her daughter Kore-Proserpine) and not coincidentally took place at the end of winter in view of the new flowering and spring harvest . In Sicily, and in particular in eastern Sicily ... much more Greek-Roman than the "African"  west.... the cult of fertile land was widespread and derived from the Egyptian deity of Isis (goddess of Mother Earth), then become Proserpine. Many representations of the Madonna with Child recall the ancient statues of Isis Who Feeds A Child very common in the Siculian community. And many rites and celebrations (including modern ones) dedicated to the holy Sicilian Christian martyrs - Saint Agatha, Saint Lucy, Saint Barbara and Saint Venera,  celebrated in winter - recall customs and rituals typical of the cult of Isis-Proserpine and Demetra. So it is not surprising that the use of the "votive torches" for the purification of the city has become over the years the CANDELORE that precede and accompany the holy women on whom personal and city well-being is relied. In the Christian sense of their use, these candles symbolize prayer, devotion, an invitation to follow the saints ... but in the air still lingers that ancient pagan scent linked to the fruits of the earth.

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