venerdì 8 aprile 2022

La città dei "galli", FONDACHELLI FANTINA

 

PHOTO BY Nasoallinsu - Wikipedia

Immerso nella natura stupenda dei monti Peloritani, nel punto in cui si fondono con i Nebrodi, Fondachelli Fantina è un comune sparso di appena 1000 abitanti, in provincia di Messina. In realtà non si tratta di un solo paese ma di una decina di villaggi che si sono federati formando una unica municipalità. La sede centrale del comune è a Rubino. Gli abitanti però vivono tra questo centro e Evangelisti, Chiesa, Figheri, Marcazzo, Pietragrossa e San Martino. Altri centri sono Fantina, Carnale, Giarra e Ruzzolino. Quello che accomuna tutti questi piccoli centri è la storia della loro nascita, e la lingua di mille anni fa che qui si parla ancora come nel Medioevo!

Fondachelli Fantina ha un nome misto, che deriva dall'arabo Funduq (magazzino, deposito) e il termine Fante che indica sia un cavallerizzo qualsiasi che un soldato di fanteria. Quindi è probabile che anticamente tra queste montagne sorgesse una stazione di cambio per cavalli, o una casa-magazzino per le merci dei commercianti a cavallo. Siamo in  effetti in una zona di passaggio tra diversi borghi medievali (Novara di Sicilia, Francavilla, Fiumedinisi, Antillo... ) oggi quasi dimenticati ma all'epoca importanti cittadine fortificate! Colonizzato nel secolo XI dai cavalieri normanni giunti da Francia e Nord Italia, divenne feudo di nobili famiglie di Novara di Sicilia dal XIV al XIX secolo. Centro minerario per quasi due secoli, fu parte del comune di Novara fino alla sua indipendenza nel 1950.

Le bellezze da visitare a Fondachelli Fantina sono: i boschi e i noccioleti che avvolgono la valle e i sentieri di trekking mentre si sale verso Rocca Salvatesta, la montagna (1340 metri) che domina il paese. I panorami sono spettacolari in qualsiasi stagione. Tra i monumenti di cui i paesi della zona vanno fieri: la Cappella dei Patroni Angeli Custodi, la chiesa di Fantina dedicata alla Madonna della Provvidenza e la Tomba dei Garibaldini (dove riposano sette ex soldati di Garibaldi, i quali mentre tornavano dalle imprese furono uccisi qui come "disertori" dall'esercito borbonico, nel 1862).

A Fondachelli Fantina il dialetto non è "siciliano", ma Gallo Italico. L'origine franco-ligure dei primi abitanti ha lasciato qui questa forte traccia linguistica, trasmessa di padre in figlio e tutelata dall'isolamento delle montagne. Per questo gli abitanti sono detti anche "i Galli".  È molto più facile che un torinese o un genovese comprenda la parlata dei fondachellesi piuttosto che un catanese o un palermitano! Un esempio di questa strana lingua nordica racchiusa nel cuore di Sicilia:

N dauv e ng-agnieu, punturiei d' la sai, avaiu arr'vea ô stiss vadan.
Chjù n saura s-aff'rmea u dauv,
mantr ch' d-agnieu s' mies assei cchjù n giusa.
Agliàuri cau furfänt, murdù dû sa grean ptit,
zz'rchiea na scusa p-acc'm'nterlu.

<<Un lupo ed un agnello, spinti dalla sete, erano giunti allo stesso ruscello. Più in alto si fermò il lupo, molto più in basso si mise l'agnello. Allora quel furfante, spinto dalla sua sfrenata golosità, cercò un pretesto di litigio. >>



Immersed in the beautiful nature of the Peloritani mountains, at the point where they merge with the Nebrodi range, Fondachelli Fantina is a scattered town of just 1000 inhabitants, in the district of Messina. To be exact, it is not one single town but a dozen villages that have federated to form just one  municipality. The main seat of the municipality is in Rubino. However, the inhabitants also live in  Evangelisti, Chiesa, Figheri, Marcazzo, Pietragrossa and San Martino. Other neighbourhoods are Fantina, Carnale, Giarra and Ruzzolino. What unites all these small villages is the story of their foundation, and the language of a thousand years ago that is still spoken here as in the Middle Ages! 

Fondachelli Fantina has a mixed name, which derives from the Arabic Funduq (warehouse) and the latin term Fante which indicates both any horseman and an infantry soldier. Therefore it is possible that in ancient times a horse exchange station or a warehouse for the goods of the traders  rose on these mountains. We are in fact in an area of ​​passage through several medieval villages (Novara di Sicilia, Francavilla, Fiumedinisi, Antillo ...), today almost forgotten but at the time important fortified towns! Colonized in the 11th century by the Norman knights who came from France and Northern Italy, it became a fiefdom of noble families of Novara di Sicilia, from the 14th to the 19th century. A mining center for almost two centuries, it was a part of the municipality of Novara until its independence in 1950. 

The places of interest to visit in Fondachelli Fantina are: the woods and hazelnut groves that surround the valley; the trekking paths that lead towards Rocca Salvatesta, the mountain (1340 meters) that dominates the town. The views are spectacular in any season, here. The small monuments of which the towns of the area are proud of: the Chapel of the Patron Guardian Angels, the church of Fantina dedicated to Our Lady of Providence and the Tomb of the Garibaldini (where seven former soldiers of Garibaldi rest, after being killed as "traitors" by the Bourbon army, in 1862). 

In Fondachelli Fantina the dialect is not "Sicilian", but Gallic Italian. The French-Ligurian origin of the first inhabitants left this strong linguistic trace here, transmitted from father to son and protected by the isolation of the mountains. For this reason the inhabitants are also called "the Gauls". It is much easier for a Turinese or a Genoese person to understand the speech of these people, rather than for a Catanese or a Palermitan! An example of this strange Nordic language enclosed in the heart of Sicily:

N dauv e ng-agnieu, punturiei d' la sai, avaiu arr'vea ô stiss vadan.
Chjù n saura s-aff'rmea u dauv,
mantr ch' d-agnieu s' mies assei cchjù n giusa.
Agliàuri cau furfänt, murdù dû sa grean ptit,
zz'rchiea na scusa p-acc'm'nterlu.

<<A wolf and a lamb, driven by thirst, had come to the same stream. Higher the wolf stopped, much lower went the lamb. Then that rascal, driven by his unbridled gluttony, sought a pretext for a quarrel>>

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