In Sicilia fin dall'epoca Romana esisteva un rapido sistema di allerta basato su punti di avvistamento vicini al mare. Il sistema venne migliorato dagli Arabi e reso una istituzione dai Normanni e da Federico II di Svevia. Le "torrette di avvistamento" sono molto comuni lungo le coste dell'isola. Hanno forme e dimensioni diverse, ma lo scopo era sempre quello di avvisare la popolazione del pericolo proveniente dal mare - tempesta o esercito che fosse.
Le torrette funzionavano con un sistema di segnalazione tramite gli specchi, che riflettevano la luce del sole, di giorno. Di notte, invece, si usavano le torce o i falò. Quasi ogni promontorio o punta lungo le coste della Sicilia aveva una torretta con questo ruolo. Infatti stupisce che in alcune località queste siano del tutto assenti. O forse no. Forse basta solo guardare meglio ... magari tra le case o dietro i campanili ... per scoprirle. Come succede, ad esempio, a Roccalumera (Messina) e ad Aci Trezza (Catania).
La TORRE SOLLIMA FICARA, a Roccalumera, è un bastione risalente al XII secolo, sebbene la sua forma attuale sia quella che le diede la nobile famiglia dei Sollima nel secolo XV. Il secondo nome, Ficara, forse deriva dalla parola araba fakhar, ovvero "possente". Usata come torre difensiva e di segnalazione per secoli, divenne nell'Ottocento un trasmettitore per il telegrafo. L'originario tetto conico crollò nel 1578 lasciandola con la merlatura esposta come è oggi. La torre adesso fa parte del Museo Diffuso dedicato al poeta Salvatore Quasimodo, che visse tra Modica e Roccalumera. Proprio alla Torre Sollima il poeta dedicò una poesia "Vicino a una Torre Saracena per il Fratello Morto" (vedi foto nel testo inglese, più in basso).
Per vedere Torre Sollima bisogna però addentrarsi nel centro abitato di Roccalumera. Quella che un tempo era una costruzione che faceva la guardia sul mare, oggi sorge tra le case, quasi nascosta, affacciata su una delle due strade principali del comune. Altrettanto nascosta è la torretta difensiva che sorge ad Aci Trezza, in provincia di Catania.
Aci Trezza è una frazione del comune di Acicastello e dunque si pensa automaticamente che fosse il grande castello normanno del paese vicino a fare da punto di avvistamento e difesa. Invece anche Aci Trezza aveva la sua torretta. Per vederla bisogna inoltrarsi tra le case, seguendo il vicoletto chiamato Via BASTIONELLO, abbastanza distante - oggi - dal mare. La torretta, che si mantiene in discrete condizioni sebbene una parte sia crollata, risale al 1672. Per tutto il secolo XVII e fino al XIX fu usata come bastione di difesa, munito anche di cannoni. Caduta in disuso nel 1900, venne abbandonata. Durante alcuni scavi è emerso un antico pavimento risalente addirittura al periodo Bizantino.
In Sicily -since Roman times- there was a rapid alert system based on sighting points close to the sea. The system was improved by the Arabs and made an institution by the Normans and Frederick 2 of Swabia. "Watchtowers" are very common along the coast of the island. They have different shapes and sizes, but the aim was always to warn the population of the danger from the sea - being it storm or army.
The towers worked with a signaling system through mirrors, which reflected sunrays in the daytime. At night, however, torches or bonfires were used. Almost every promontory or point along the coasts of Sicily had a turret with this role. In fact, it is surprising that in some places they are completely missing. Or maybe not. Maybe you just need to look better ... among the houses or behind the bell towers ... to discover them. This happens, for example, in Roccalumera (Messina) and Aci Trezza (Catania).
The SOLLIMA FICARA TOWER, in Roccalumera, is a bastion dating back to the 12th century,
although its current shape is the one the noble Sollima family gave it in the 1400s. The second name, Ficara, perhaps derives from the Arabic word fakhar, or "mighty". Used as a defensive and signaling tower for centuries, it became a telegraph transmitter in the 19th century. The original conical roof collapsed in 1578 leaving it with the battlements exposed as it is today. The tower is now part of the Diffused Museum dedicated to the poet Salvatore Quasimodo, who lived between Modica and Roccalumera. The poet wrote a short poem about this tower : "Near a Saracen Tower for the Dead Brother" (photo on the right).
To see Torre Sollima, however, you have to go into the inhabited center of Roccalumera. What was once a building that guarded the sea, today stands among the houses, almost hidden, overlooking one of the two main streets of the municipality. Equally hidden is the defensive tower that rises in Aci Trezza, in the district of Catania.
Aci Trezza is a part of the municipality of Acicastello. Therefore people automatically think that it was the large Norman castle in the neighboring town to act as a sighting and defense point. Instead, Aci Trezza also had its turret. In order to see it you have to walk among the houses, following the alley called Via BASTIONELLO, quite distant - today - from the sea. The tower, which remains in good condition although a part has collapsed, dates back to 1672. Throughout the 17th and 18th centuries it was used as a defense bastion, also equipped with cannons. Disused from 1900 on, it was abandoned. During some recent excavations, an ancient floor dating back to the Byzantine period has emerged.
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