mercoledì 11 gennaio 2017

L'unnici di innaru - The great earthquake


"L'orribilissimo terremoto dell'anno 1693 è stato, senza alcun dubbio, il maggiore il più pernicioso che tra tanti avesse danneggiato la Sicilia, e sarà sempre l'infaustissima sua memoria luttuosa negli annali dell'isola, tanto per la sua durazione, quanto per la rovina portata dappertutto" così recitano le cronache di Mongitore datate 1743. Si riferiscono al drammatico sisma che il 9 e 11 gennaio 1693 colpì la Sicilia Orientale fino all'isola di Malta, distruggendo da Messina alla punta estrema di Siracusa villaggi, città e vite umane. Basti solo pensare che Catania, che allora contava 20.000 abitanti, ebbe 16.000 morti! Non è mai stato possibile stimare la magnitudo di questo violento terremoto perché non vi erano i mezzi e poche sono oggi le tracce rimaste, e soprattutto perché allora si costruiva in maniera diversa e i danni potrebbero essere stati accentuati dal crollo di costruzioni non fatte ad arte.
Certamente un evento tanto devastante è rimasto nella memoria storica della gente, tanto che sono numerose le poesie, le cantate e i versi che ancora oggi ricordano il terremoto. Una cantata molto diffusa nel catanese ricorda che 
"all'unnici di innaru a vintun'ura, a Jaci senza sonu s'abballava"
(l'undici di gennaio, alle ventuno, ad Aci si danzava senza musica)
Il detto però confonde la data con l'ora. Infatti, la scossa delle ore 21 fu quella del 9 gennaio. Il giorno 11 ce ne furono due, una alle 9 del mattino e una alle ore 13, talmente forte questa da causare un maremoto al porto di Catania. 
A questo terremoto è anche legata la "leggenda della strega di Don Arcolaro". Il Barone Arcolaro Scammacca (realmente esistito) fu svegliato da una "vecchia megera" nella notte del 10 gennaio. La donna gli predisse l'arrivo di un grande terremoto che avrebbe raso al suolo la città e che "nemmeno Sant'Agata era riuscita a commuovere Dio affinché risparmiasse Catania". Il Barone si rifugiò in campagna con tutta la famiglia e si salvò dal disastro. Se mai la storia fosse vera, la vecchia strega potrebbe essere additata come la "madre di tutti i geologi" perché dato che il 9 c'era già stata la prima scossa, in realtà non aveva fatto profezie ma previsto la naturale replica sismica che avviene quasi sempre dopo un forte terremoto!


"The very awful earthquake of the year 1693 was, without any doubt, the greater and the more terrible among many that had damaged Sicily, and will always be  its sad memory in the annals of the island, both for its duration  and  for the ruin brought everywhere " this is written in the chronicles of Mongitore dated 1743. They refer to the tragic earthquake that on 9 and 11 January 1693 struck Eastern Sicily and the Mediterranean up to the island of Malta, destroying - from Messina to the very tip of Syracuse-  villages, cities and human lives. Just think that Catania, which then numbered 20,000 inhabitants, had 16,000 victims! It has never been possible to estimate the magnitude of this earthquake, because there were not the means and few ruins are now remaining, and above all because  they built differently, back then, and the damage may have been accentuated by the collapsing of houses not well built.
Certainly an event so devastating remained in the historical memory of the people, in fact there are many poems, chants, and the verses that still remember the earthquake. A well known chant in Catania district remembers that
"All'unnici di Innaru a vintun'ura, a Jaci senza sonu s'abballava"
(On January 11, at 9pm, in Aci they danced without music)
The chant however confuses the date with the time. In fact, the shock of 9pm was that of 9th January. On the 11th there were two, one at 9 am and at 1pm, so strong this one to cause a tsunami at the port of Catania.

To this earthquake  is also connected the legend of "Don Arcolaro's witch". Baron Arcolaro Scammacca (who existed in real life, back then) was awakened by an "old witch" in the night of 10th January. The woman predicted the arrival of a major earthquake that would destroy the city and "not even St.Agatha had managed to move God to save  Catania". The Baron took refuge in the countryside with all the family and was saved from the disaster. If ever the story was true, the old witch could be singled out as the "mother of all geologists" because -since the first shock had been on January 9th- she had not made prophecies at all, but simply expected the natural seismic reply that almost always occurs after a major earthquake!

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