Quando gli Arabi entrarono in Sicilia e radicarono sull'isola la loro presenza, suddivisero il territorio in "walì", parola che significa "cura, tutela". Il walì era una sorta di provincia, una dipendenza che sottostava a un governo più ampio, come il califfato o l'emirato, e l'allora Emirato di Sicilia aveva tre dipendenze: Demona, Noto e Mazara. Tale suddivisione (in seguito latinizzata in "vallum") viene mantenuta anche dopo l'anno Mille, durante la conquista Normanna cristiana e mantenuta come "antiquae divisiones Saracenorum" fino al 1812.
Il Val Demona occupava quella che oggi è la provincia di Messina e parte del territorio di Catania, includendo l'Etna. Il nome deriverebbe da uno dei primi villaggi rasi al suolo dai saraceni, Diminae, oppure da un'antica parola sicula che indicherebbe il "bosco" o ancora dalla credenza che dentro il vulcano Etna abitassero i "demoni", da cui la montagna Demona. La città principale fu subito Messina, sebbene nel tempo essa venne spodestata dal "giustizierato di Milazzo". Val di Noto prende il nome dalla omonima città, tutt'oggi molto conosciuta, e comprendeva il territorio delle odierne Siracusa, Ragusa e porzioni delle province di Caltanissetta e Agrigento. Subì molte modifiche nel tempo, perdendo man mano il potere di "giustizierato" e perdendo anche numerose parti del territorio che venne riunificato solo dopo il 1583. Infine, Val di Mazara (o Val Belìce) che sorgeva sulle attuali province di Agrigento, Palermo e Trapani era forse il più importante dei tre. Prendeva infatti nome da Mazara, principale centro di commerci con l'Africa e vicina a Marsa-allah (Marsala) sede della maggiore istituzione militare islamica del tempo, lo diwan (dogana). L'importanza di questa provincia è provata dal fatto che mantenne questo nome fino al 1812 e fu di fatto l'ultimo "val" a scomparire prima che l'Unità d'Italia cambiasse per sempre la disposizione politica e amministrativa dell'isola.
When the Arabs came in Sicily and settled there, they divided the territory into "wali", a word that means "take care, protection". The wali was a kind of province, a district belonging to a wider government, as the caliphate or emirate, and the then Emirate of Sicily had three districts: Demona, Noto and Mazara. This division (later latinized into "vallum") was kept even after the year 1000, during the Norman christian conquest as "antiquae divisiones Saracenorum", until 1812.
The Val Demona occupied what is now the province of Messina and part of the territory of Catania, including Mt.Etna. The name comes from one of the first villages destroyed by the Saracens, Diminae, or it was an old Sicilian word that would indicate the "forest" or from the belief that inside the volcano Etna lived the "demons", the mountain Demona! The main city was immediately Messina, although over time it was ousted by Milazzo for a while . Val di Noto was named after the still well known town and included the territory of today's Siracusa, Ragusa and portions of the provinces of Agrigento and Caltanissetta. It underwent many changes over time, gradually losing both the political power and many parts of the territory that was reunified after 1583. Finally, Val di Mazara (or Val Belice) rising over the current provinces of Agrigento, Palermo and Trapani, was perhaps the most important of the three. It took its name from Mazara, the main center of commerce with Africa and was located near Marsa-Allah (Marsala), the "diwan" (customs), that is the higher military institution of Islamic time. The importance of this province is proven by the fact that it kept this name until 1812, and was in fact the last "val" to disappear before the unification of Italy changed forever the political and administrative status on the island.
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