domenica 20 novembre 2016

Enna, città della nebbia -- Fog town

                                                         photo Gra.M 


Posta a 930 metri di altezza, su un monte che domina la Val Dittaino, Enna è la città più centrale della Sicilia e anche la città più alta. Pur essendo nel centro perfetto del bacino del Mediterraneo, a pochi chilometri dai deserti della Tunisia, quassù la neve e la pioggia arrivano ogni anno, le temperature scendono sotto lo zero e la nebbia è talmente frequente da essere soprannominata "la compaesana"!
Conosciuta fin dai tempi di Greci  col nome di HENNA (parola fino ad oggi misteriosa che nulla ha a che vedere con la famosa tintura...), il centro divenne importante sotto la dominazione Romana, non solo per via dei templi a Demetra ma anche per la famosa rivolta di Euno, lo schiavo siriano che in soli sette anni (139-132 aC) partendo da qui conquistò quasi da solo l'intera isola! Col dominio bizantino, Henna diviene Qazr Yani (ovvero il "castello di henna") ma i Normanni storpiarono il nome in Castrogiovanni, nome che la città manterrà fino al 1927, anno in cui divenne anche capoluogo di provincia. Città medievale, freddissima, bellissima, Enna domina tutta la Sicilia e si offre ai turisti con monumenti semplici ma di raro fascino: il Castello di Lombardia, voluto da Ruggero I sul sito dell'antico tempio di Demetra; la Torre Ottagonale di Federico, fatta costruire da Federico II sui resti del teatro greco; la porta araba di Janniscuru, unica superstite delle sei porte di accesso alla città; il Duomo del Trecento, rimaneggiato nel Cinquecento, abbellito da  colonnati corinzi, tre navate e un soffitto di legno: è maestosa la facciata, con torre campanaria che contiene una campana gigante. Dentro, opere fiamminghe di Borremans. Enna è conosciuta in Sicilia per i RITI DELLA SETTIMANA SANTA, quando durante i 6 giorni che precedono la Pasqua le confraternite religiose delle varie chiese della città sfilano con colori e cappucci diversi per le vie del centro. Splendide le "cantate" alla Madonna, lamenti di lutto che somigliano ad antiche melodie arabe e che risuonano nel silenzio spettrale del corteo che porta in giro la Madonna Addolorata. Oggi Enna vive ancora di agricoltura e turismo, con una popolazione di 27.000 abitanti di cui 560 stranieri regolari (rumeni e marocchini su tutti). Da qualche anno è sede di una famosa università privata -la quarta di Sicilia- chiamata KORE. 

Located  930 meters high above the sea level, on top of a hill overlooking  Dittaino valley, Enna is the most central city of Sicily and also the highest city. Despite being in the perfect center of the Mediterranean basin, not far from the deserts of Tunisia, up here snow and rain arrive each year, temperatures drop below zero, and the fog is so frequent as to be nicknamed "the fellow villager"!
Known since the times of the Greeks with the name of HENNA ( mysterious word that has nothing to do with the famous dye ...), the place became important under the Roman domination, not only because of the temples dedicated to goddess Demetra but also for the popular uprising of Euno, the Syrian slave who in just seven years (139-132 BC) from here conquered the entire island! Under the Byzantine rule, Henna became Qazr Yani (the "castle of henna") but the Normans crippled the name into "Castrogiovanni", name that the city will maintain until 1927, when it also became a district capital. Medieval, very cold, beautiful town, Enna dominates all Sicily and offers tourists its simple monuments of rare beauty: the Castle of Lombardia, built by Roger I on the site of the ancient temple of Demetra; the octagonal Tower of Federico, built by Frederick II on the greek theater ruins; the Arab door Janniscuru, the only survivor of the six gates of the city; the Cathedral of the 14th  century, rebuilt in the 16th century, adorned with Corinthian columns, three naves and a wooden ceiling and with a majestic façade, with its bell tower that contains a giant bell. Inside, Flemish art works by Borremans. Enna  is known especially for RITES OF THE HOLY WEEK (video here),  when -during the six days preceding Easter- religious brotherhoods of the various churches in the city walk in a parade with different colors and caps through the streets. Impressive and beautiful the sad songs to the Virgin Mary of Sorrows, laments of grief that resemble ancient Arabic melodies and echoing in the silence of the procession that carries around the statue of the Virgin. Today Enna still lives by agriculture and tourism, with a population of 27,000 inhabitants, of which 560 regular foreigners (Romanians and Moroccans ). Now it is also home to a famous private university -the fourth in Sicily- called THE KORE.

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