domenica 14 dicembre 2025

Carattere e gusto: i Palermitani - People and flavour

 



Palermo è il capoluogo della Sicilia... anzi, "la capitale". Perchè tale si sente e perchè davvero fu capitale di una nazione (Regno di Sicilia) in passato. La decadenza improvvisa sopraggiunta dopo l'Unità d'Italia è arrivata come una mazzata sulla elegante città portuale... Palermo viene da Panormus, tutto porto ... e si vede ancora oggi nel contrasto violento tra le sue due anime: estremamente popolare ed estremamente aristocratica. Nessuna via di mezzo.

Per troppo tempo identificata come "città mafiosa", Palermo negli ultimi 30 anni ha fatto in modo di liberarsi da questa pesante etichetta. Lo ha fatto lentamente, con il suo tempo. Perchè i suoi abitanti sono così...lenti, pigri, certi che prima o poi il risultato lo otterranno. Il palermitano, rispetto al catanese, è un fatalista che attende sulla riva del fiume gli eventi che accadono. Agisce poco e quando agisce lo fa nel silenzio, nel riserbo della sua intimità. Allo stesso tempo, il palermitano è conciliante. A lui va bene tutto, è pronto ad accogliere chiunque, purchè non dia fastidio. Ed ecco perchè nei secoli qui si sono incontrate e intrecciate culture cristiane, islamiche, ebree, capitalistiche e comuniste!

Il simbolo del gusto di Palermo, oltre alla citatissima "arancina" ... che qui è rigorosamente femmina... è certamente la pasta con le sarde. Ma anche la cuccìa, il dolce a base di grano bollito tipico di Santa Lucia. O ancora lo street food estremo come "pane e panelle" o "panino c'a meuza".

  • Pane e panelle: si tratta di pasta di ceci in pastella, fritta sul momento e consumata calda in mezzo al pane.
  • Panino c'a Meuza: è un panino ripieno di milza e frattaglie di vitello, bollite e ripassate in padella.
  • Pasta con le Sarde: in realtà è una variante della normale pasta e acciughe. Qui si aggiungono finocchietto, una spruzzata di pomodoro, mollica di pane tostata e a volte anche i pinoli.
  • Pizza Sfincione: è una focaccia molto morbida che si condisce con pomodoro, caciocavallo, pecorino, cipolla, acciughe, olio e origano. 
  • Cuccìa: è un dolce "povero" della tradizione invernale che si serve per lo più a Santa Lucia (13 dicembre); si prepara con grano bollito mescolato a ricotta, crema di latte o crema di cioccolato.

Su tutto si beve il vino rosso Syrah oppure le ottime bottiglie di Monreale Bianco.



Palermo is the main city of Sicily... or rather, "the capital city". Because it feels that way and because it truly was the capital of a nation (the Kingdom of Sicily) in the past. The sudden decline that followed the unification of Italy hit like a blow this elegant port city... Palermo comes from Panormus, meaning "great port"... and it is still visible today in the violent contrast between its two souls: extremely popular and extremely aristocratic. There's no middle ground.

For too long identified as a "mafia city," Palermo has managed to free itself from this burdensome label over the past 30 years. It has done it very slowly, over time. Because its inhabitants are so... slow, lazy, certain that sooner or later they will achieve their goals. The Palermitan, compared to the Catanese, is a fatalist who waits on the riverbank for events to unfold. He acts little, and when he does, it happens in the silence and privacy of his intimacy. At the same time, the Palermitan people are welcoming. They're happy with anything; they're ready to welcome anyone, as long as they don't bother. And that's why, over the centuries, Christian, Islamic, Jewish, capitalist, and communist cultures have met and intertwined here!

The symbol of Palermo's culinary tradition, besides the much-cited "arancina"... which here is strictly female... is certainly pasta with sardines. But also cuccìa, the sweet dish made with boiled wheat typical of St Lucy Day. Or even extreme street food like "pane e panelle" or "panino c'a meuza."


  • Pane e panelle (bread and panelle): this is battered chickpea dough, then fried and eaten hot inside a sandwich.
  • Panino c'a Meuza (bread with spleen): this is a sandwich filled with boiled and pan-fried veal spleen and giblets.
  • Pasta con le Sarde: this is actually a variation of the standard pasta and anchovy. Fennel, a splash of tomato, toasted breadcrumbs, and sometimes pine nuts are added to the original recipe.
  • Sfincione Pizza:  is a very soft light pizza topped with tomato, caciocavallo cheese, pecorino cheese, onion, anchovies, oil, and oregano.
  • Cuccìa: it is a traditional winter dessert, mostly served on Saint Lucy Day (December 13th); it consists of boiled wheat mixed with ricotta, cream, or chocolate cream.


A Syrah red wine or an excellent bottle of Monreale Bianco white wine is a perfect accompaniment.

Nessun commento:

Posta un commento