martedì 3 aprile 2018

Lu Signuri di li Fasci--Christ of the bands

                   photos Grazia M per Sicilia Muse Culture


In Sicilia ci sono centinaia di tradizioni diverse per celebrare la Settimana di Pasqua e in particolare il Venerdì Santo. Una tra le più spettacolari è quella che si svolge nel piccolo comune di Pietraperzia (Enna), il cui nome deriva da pietra percia, ovvero bucata, per via delle tante grotte e cave che sorgono nei dintorni. Paese di agricoltori e di emigranti, Pietraperzia si affida ogni anno alla preghiera in questo giorno triste e lo fa con la processione di U SIGNURI DI LI FASCI, il Cristo delle Fasce, organizzata dalla Confraternita della Madonna del Soccorso (o Agonizzanti).
Nel pomeriggio del Venerdì Santo, davanti la piccola chiesa del Carmine, viene distesa una lunga asta con in cima un crocifisso. Ogni fedele che deve mantenere un voto va a legare una lunghissima fascia di lino bianco ai piedi della croce in modo tale che quando,a fine cerimonia, l'asta verrà innalzata le centinaia di fasce penderanno come una enorme tenda tutto intorno alla croce. Ogni fedele deve tenere ben salda la propria fascia, non solo per mantenere il voto ma anche per "tenere in equilibrio" la croce che altrimenti rischia di crollare sulla folla intorno. Oggi la manovra è più facilitata ma in passato era davvero molto rischioso e ciò dimostrava la grande fede della gente del posto. Ognuno doveva dosare le forze per trattenere o lasciar andare la croce e questo avveniva grazie alla direzione dei confrati responsabili della processione al grido "attrantàmu li fasci" oppure "allintamu li fasci". Tutti i devoti devono sfilare in silenzio, soltanto al suono di due colpi di martello di tanto in tanto grideranno "Pietà e Misericordia, Signuri!". Il ruolo dei devoti che reggono le fasce diventa più importante e rischioso nel momento in cui la croce si alza (arriva al livello del secondo piano dei palazzi) e quando si abbassa in mezzo alla folla, a fine serata, perché qui occorre davvero bilanciare al massimo le forze che tirano e quelle che mollano. Il rito del Signuri di li Fasci esiste dal XIV secolo, anche se nessuno sa dare spiegazione della sua origine. Le fasce sicuramente stanno a indicare due cose: da un lato, il "legame" del cristiano a Gesù, che con la sua morte lo ha salvato; dall'altro, le benedizioni che il Cristo emana sulla sua gente, e che le fasce simboleggiano come tanti raggi. Tante anche le suggestioni legate alla festa .... dai cittadini emigrati in nord Italia, o addirittura in America, che telefonano all'ora esatta della processione per "ascoltare al telefono il silenzio e il rumore dei piedi interrotto solo dalle lamentazioni", fino alla leggenda secondo la quale sotto le fasce camminano, insieme ai vivi, i fantasmi dei confratelli defunti.

                                


In Sicily there are hundreds of different traditions to celebrate Easter's Holy Week and in particular Good Friday. One of the most spectacular is the one that takes place in the small town of Pietraperzia (Enna), whose name derives from petra percia, that is "pierced stone", because of the many caves and quarries  in the surroundings. A town of farmers and migrants, Pietraperzia relies every year on prayer on this sad day and does so with the procession of U SIGNURI DI LI FASCI, Christ of the Bands, organized by the Confraternity of the Madonna del Soccorso (or The Agonizers).
In the afternoon of Good Friday, in front of the small church of the Carmel, a long pole is stretched along the square with a crucifix at the top. Every devotee who has to keep his/her own vote for a received grace goes to tie a very long white linen band at the foot of the cross so that when, at the end of the ceremony, the pole will be raised the hundreds bands will hang like a huge tent all around it. Every person must firmly keep a band, not only to keep the religious vote but also to "keep the pole in balance",  otherwise it could collapse on the crowd around. Today the maneuver is easier but in the past it was really really risky and this showed the great faith of the locals. Everyone must measure their strength in holding back or letting the cross go, and this happens thanks to the direction of the confreres responsible for the procession who cry "attrantàmu li fasci" or "allintamu li fasci". All the devotees must walk in silence, only at the sound of two hammer blows -from time to time during the parade-  they will cry "Pietà e Misericordia, Signuri!" (Have mercy of me, My Lord!). The role of the devotees who hold the bands becomes more important and risky when the cross rises (it reaches the level of the second floor of the buildings) and when it lowers among the crowd, at the end of the evening, because here they really need to balance the forces in pulling and giving up. The rite of the Signuri di li Fasci has existed since the 14th century, although no one can give an explanation of its origin. The bands certainly indicate two things: on the one hand, the "bond" of the Christian to Jesus, who saved him with his death; on the other, the blessings that Christ gives off on his people, and that the bands symbolize as many rays. There are also many suggestions related to the ceremony ....  Pietraperzia's migrants who live in northern Italy, or even in America, who call on the phone at the exact time of the procession so to "listen to the silence and the sound of the feet interrupted only by the complainings chants", or  the legend according to which the ghosts of the deceased confreres walk under the bands, together with the living!

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